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Roger Federer impiega  3 ore e 7 minuti e cinque set per chiudere la pratica Mikhail Youzhny. Lo svizzero rischia grosso ma alla fine si salva: finisce 6-1 6-7 4-6 6-4 6-2. Il russo si conferma quindi la vittima prediletta di Roger che con quella di oggi porta a 17 il numero di vittorie negli scontri diretti. Lo svizzero centra così per la diciassettesima volta in altrettante apparizioni il quarto turno qui a New York ed inoltre raggiunge le 80 vittorie nello slam americano. Federer gioca un ottimo primo set per poi capitolare ed essere costretto al quinto set. Nel prossimo incontro il sei volte campione a Flushing Meadows affronterà Feliciano Lopez.
LA CRONACA: L’inizio di partita per Federer è il migliore possibile. Mentre lo svizzero comincia bene al servizio, Youzhny combina un vero è proprio disastro. Lo svizzero dalla sua ha un avvio nel quale pare in ottima condizione fisica. In un attimo si vola sul 3-0. Il russo sbaglia molto, anzi troppo: altro game, altro break. tutto sembra muoversi in una sola direzione. Federer gioca in scioltezza regalando al pubblico raggianti esecuzioni. Magia dopo magia il set finisce. Il parziale è duro ma tutto sommato sincero: 6-1 in 26 minuti.
Il secondo set parte sulla linea del primo. l’impressione è che lo svizzero faccia punto ogni volta che vuole. Roger è sicuro di se e azzarda anche qualche scelta estrema. Inaspettatamente la concentrazione del giocatore di Basilea cala e Youzhny, senza che nessuno sappia bene come, dal nulla trova una insperata palla break che riesce a sfruttare. Tutto trema per un attimo ma dopo pochi istanti gli equilibri cosmici si ristabiliscono: contro break immediato. Federer a quel punto capisce di dover spingere e con precisione si porta avanti nel punteggio. L’esito sembra già scritto quando il russo, senza scene eclatanti, inizia inesorabilmente ad alzare il ritmo strappando nel momento del bisogno il servizio ai rivale e portando il parziale al tie-break. Roger sembra poter partire favorito ma qualche errore di troppo lo blocca. Youzhny inaspettatamente vince la frazione: è 7-6 in 49 minuti.
Il terzo set vede scendere in campo un Federer più accigliato e contenuto nelle scelte tattiche. Il finale del precedente parziale ha ridimensionato il gioco dell’elvetico che ha capito di dover essere più concreto. Si arriva rapidamente sul 2-2 e la sensazione è che Youzhny abbia trovato maggiore solidità . Ciò viene accreditato dal game successivo dove il russo, complici alcuni non ben definiti errori dell’avversario, conquista il break. gli errori aumentano e lo svizzero pare essere andato nel pallone. Dall’altra parte il sovietico inizia a tirare a tutta su ogni palla riuscendo a trovare buona precisione e raggiungendo in risposta anche due set point. La chiusura del parziale è rimandata solo di qualche minuto. Youzhny chiude 6-4 in 40 minuti. interessante notare come le percentuali dell’elvetico sulla prima siano scese 60%.
In avvio di quarto set l’aria che si respira e simile a quella di primo turno. Nessuno nello stadio è ancora convinto che l’impensabile possa diventare realtà ma sulla faccia di molti tifosi si legge il sottile strato di tensione che li pervade. Federer non parte male ma il russo sembra diventare inattaccabile quando serve. I primi pugnetti e urli dello svizzero sono però indice che qualcosa sta girando. Nel quarto gioco arriva il break rosso crociato. Il pubblico spinge e Roger scappa via. Youzhny ha bisogno di una pausa e il medical time out gli sembra la strada migliore. Al rientro in campo nessuno nello stadio si azzarda ad applaudire mezza bella giocata del russo mentre copiosi scendono i cori di incoraggiamento verso il vate. Velocemente si arriva 5-3 e servizio Federer. Tutto sembra essere pronto per il quinto set ma il sovietico non è della stessa opinione: Roger riprende a sbagliare e Youzhny ringrazia. Contro break. la questione si allunga però solo di un game poiché in risposta lo svizzero riesce a chiudere i conti: 6-4 in 36 minuti. il russo paga tra le varie cose la bassa percentuale a rete: 2/12.
All’alba del quinto set le inquadrature che la regia ci mostra ci fanno notare i visi decisamente più rilassati dell’angolo di Federer. Il pubblico continua a essere dichiaratamente schierato e a tratti la sensazione è quella di stare giocando una partita di coppa Davis non dichiarata in suolo svizzero. L’andatura di Youzhny a essere sinceri è da qualche minuto claudicante e nel terzo gioco una caduta lo debilita leggermente. Tutto ciò non gli impedisce però di tenere i propri turni di servizio: 2-2.  Federer avrebbe anche varie palle break ma commette troppi gratuiti per poter capitalizzare. Fino a questo punto della gara il tabellino conta 66 errori non forzati per lo svizzero. Il game decisivo è il sesto: la diga non regge più e Youzhny crolla. 4-2. La partita gira in maniera decisiva. Roger a quel punto deve solo controllare: finisce 6-1 6-7 4-6 6-4 6-2 in 3 ore e 7 minuti.
LA CLASSIFICA IN TEMPO REALE PER IL NUMERO 1