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L’urlo di Jannik Sinner fa tremare Cincinnati e sveglia l’Italia: sconfitto Zverev dopo 3 ore di battaglia, è in finale

Jannik Sinner
Jannik Sinner- Foto Ray Giubilo

La vince da campione, perché Jannik Sinner è questo: un campione. In un momento di certo non semplice della sua stagione, il numero uno del ranking mondiale alza il livello, mette in mostra la sua voglia di primeggiare e a Sascha Zverev, al termine della semifinale del Masters 1000 di Cincinnati, non resta che congratularsi con il suo avversario. Più di tre ore di lotta, una sfida equilibrata dal primo all’ultimo punto, in cui l’azzurro è riuscito a fare la differenza nei momenti che contavano di più verso il 7-6(9) 5-7 7-6(4). Per un’infinità di motivi era un match complicato, perché le condizioni messe in mostra fin qui in questa tournée nordamericana non erano delle migliori, perché Zverev lo aveva sconfitto lo scorso anno a New York ed era avanti nettamente nei precedenti.

Per queste stesse ragioni è un successo di fondamentale importanza, che vale più dei punti che servono in ottica ranking. Jannik riacquisisce fiducia, si toglie forse anche un peso. E i volti di Darren Cahill e Simone Vagnozzi nel suo box dicevano tutto. Lunedì sera, non prima delle 23:00, si torna in campo per andare a caccia del secondo ‘1000’ stagionale dopo quello di Miami. Ad attenderlo, il vincente di Rune-Tiafoe.

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LA CRONACA DEL MATCH

Partenza a rilento da parte di Jannik, che concede il break già nel suo secondo game di servizio. Nel quarto game ha l’occasione di rientrare, ma non ci riesce. Zverev gestisce così il vantaggio fino al 5-4, quando al momento di chiudere il set concede altre due chances all’altoatesino e questa volta Sinner non perdona. Il parziale torna in equilibrio e si va al tie-break, dove la pioggia diventa protagonista in attesa causando una sospensione di circa mezzora sul 3-2 in favore del nostro tennista. Al ritorno in campo i due alzano notevolmente il livello di gioco, ne nasce un tie-break ricco di emozioni e vinto dal numero uno al mondo per 11-9 dopo aver annullato due palle set all’avversario.

Anche nella seconda frazione Sinner va sotto di un break nel suo secondo turno di battuta, ma questa volta gioca alla perfezione il game successivo e se lo riprende a zero per poi andare sul 3-3. Zverev arriva a due punti dal set in risposta sul 5-4, Sinner si salva, ma non riesce a fare altrettanto nel dodicesimo gioco, quando concede tre set points consecutivi e sul secondo affossa in rete uno smash. 7-5 Zverev e si va al terzo.

I servizi la fanno da padrona nel set decisivo: entrambi molto solidi nei rispettivi di turni di battuta, zero chances chi è in risposta. L’epilogo, al termine di un match così lottato ed equilibrato, non può che arrivare in un secondo tie-break, al quale arrivano dopo aver vinto 117 punti a testa. Sinner è il primo a portarsi avanti di un minibreak, lo mantiene e sul 5-3 si inventa un gran vincente per andare a tre match points. Il secondo è quello buono: arriva la vittoria e con essa un urlo liberatorio da parte del nostro numero uno del ranking.

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