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Un Sinner da record affronta Rublev a Vienna: sfida ad alta quota tra rivali che non hanno mai giocato così bene

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto Ray Giubilo

Jannik Sinner affronterà Andrey Rublev nella semifinale del torneo ATP 500 di Vienna. L’altoatesino ha dominato il quarto di finale contro Tiafoe, chiudendo un cerchio durato due anni: da quell’ultima semifinale disputata a Vienna, proprio contro lo statunitense, che portò con sé moltissime polemiche. Oggi, invece, sarà la sesta sfida contro Rublev a decidere chi approderà in finale. L’azzurro è in vantaggio per 3 vittorie a 2 nei precedenti, con le due sconfitte arrivate entrambe per ritiro, la prima proprio nel torneo austriaco, agli ottavi del 2020. Attualmente i due si trovano in quarta e quinta posizione nella classifica ATP, distanti 155 punti; una sconfitta di Jannik, dunque, non comprometterebbe le cose e lo manterrebbe al n.4, che invece verrebbe occupato dal russo in caso poi di vittoria del torneo. Si tratta di una partita tra due giocatori in grande forma in questo momento, entrambi capaci di vincere il primo trofeo Masters 1000 della carriera nel 2023 (Sinner a Toronto e Rublev a Montecarlo) e di approdare in finale in un altro torneo 1000 (Sinner a Miami e Rublev a Shangai), oltre ad altri grandi traguardi.

Si tratta della nona semifinale stagionale per Sinner, che arriva a questa sfida con la consapevolezza di essere diventato uno dei grandissimi del circuito e, soprattutto, uno dei giganti del tennis italiano: con la vittoria su Tiafoe, infatti, ha eguagliato il record di 54 vittorie stagionali di Corrado Barazzutti. Rublev, dal canto suo, è un tennista che storicamente si trova a proprio agio nei tornei di categoria 500: cinque titoli in bacheca di cui uno ottenuto proprio a Vienna, nel 2020. Il moscovita è in grande forma anche sul piano mentale, ma di fronte avrà un avversario che sembra aver trovato la via per ascendere all’Olimpo del tennis. Sarà una grande sfida.

Il cammino dei rivali

Sinner a Vienna non ha ancora perso un set né subito un break, dimostrando grandissima solidità contro Ben Shelton al primo turno e prendendosi la rivincita a poche settimane di distanza dalla sconfitta di Shangai. Contro Sonego e Tiafoe l’altoatesino è stato praticamente dominante: ha ottenuto in entrambe le partite un break ad inizio partita e ha controllato l’andamento del match, imponendo il proprio ritmo e riuscendo a servire con regolarità (83% di prime con Sonego e 69% con Tiafoe) e sfruttando tutti gli errori dei due avversari, affrontando con una disinvoltura glaciale tutte le palle break, a favore e contro.

Rublev, invece, ha concesso un set solamente ad Alexander Zverev, nel quarto di finale. Il russo ha affrontato e sconfitto Popyrin e Arnaldi, prima di battere per la terza volta consecutiva il tennista tedesco con una prestazione di nervi e di cuore, oltre che di grande tecnica.

Le chiavi dell’incontro

Andrey Rublev è, dal punto di vista tattico, l’avversario ideale per Sinner: servizio non decisivo, propensione ai colpi piatti da fondo campo e fatica a imporsi nel gioco a rete. Proprio nei pressi della metà campo potrebbe decidersi la sfida: contro Tiafoe, Sinner ha vinto il 74% di punti a rete (14 su 19), così come nell’ultimo scontro diretto con il russo, a Miami, ne vinse l’86% (6 su 7). La velocità dei movimenti e di reazione sarà un fattore importante: Rublev spinge molto con il primo dritto a disposizione nella costruzione dello scambio, ma Jannik sa rispondere bene alle offensive immediate.

La partita si deciderà nell’approccio, nella testa e nella capacità di leggere il gioco avversario, tutte caratteristiche che entrambi hanno messo in campo con successo in questa fase di stagione. Sarà uno scontro aperto, entusiasmante. Da non perdere.

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