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“Ero in missione per il mio Paese. Penso che la mia missione sia unire la comunità tennistica per aiutare l’Ucraina. Sono qui per questo. Vado in campo per la mia nazione e faccio il massimo usando le mie risorse per invitare le persone ad aiutare la mia nazione. Gioco per la mia nazione, per aiutare l’esercito ucraino, le persone bisognose di aiuto. Ogni mia vittoria sarà molto speciale”. Così Elina Svitolina dopo la vittoria al primo turno del Wta di Monterrey contro la russa Anastasia Potapova per 6-2 6-1. La tennista ucraina, numero 15 nel ranking mondiale, aveva annunciato che non avrebbe giocato contro atlete russe o bielorusse se la Wta non avesse preso posizione in merito alla guerra che va avanti da quasi una settimana. Nella giornata di ieri, sia Wta che Atp hanno annunciato che gli atleti rappresentanti di Russia e Bielorussia non potranno essere associati al nome o alla bandiera della propria nazione fino a nuovo ordine. Svitolina aveva inoltre dichiarato che i montepremi che riuscirà ad accumulare nei prossimi tornei verranno donati per aiutare la resistenza ucraina all’invasione russa.
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