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Nella sala assemblee della sede milanese di UBI Banca è stata presentata l’edizione 2019 del Trofeo Bonfiglio. Gli Internazionali d’Italia juniores tagliano un traguardo importante dato che quella che disputerà dal 18 al 26 maggio sarà l’edizione numero 60 della storia della rassegna. Su quest’ultimo aspetto si sofferma con piacere Elena Buffa di Perrero, presidente del Tennis Club Milano Alberto Bonacossa che ha aperto con le sue parole la conferenza: “Questa edizione della manifestazione è per noi molto importante. Non sono molti i tornei ha possono dire di aver raggiunto i sessantanni di vita e questo per noi è un motivo di vanto – così inizia la presidente che poi prosegue – Questa rassegna è nata al Tennis Club Milano che di recente ha raggiunto i 125 anni di vita, un traguardo altrettanto importante. Siamo orgogliosi della nostra storia, ma siamo sempre proiettati al futuro per migliorarci”. In conclusione la numero uno del Bonacossa afferma: “Siamo un torneo di Grado A, abbiamo l’onore di essere considerati come il quinto slam e di poter vedere all’opera quelli che saranno i campioni di domani. Sono molto contenta che questo anniversario arrivi un momento così importante per il tennis italiano che è protagonista sia in ambito organizzativo con l’assegnazione delle Atp Finals a Torino che in campo con i risultati di Fognini, Berrettini e anche quelli di Sinner che purtroppo non avremo con noi anche se siamo molto felici per il ragazzo che sta già giocando al piano superiore”.
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Nelle fasi conclusive della presentazione ha invece parlato Martina Alabiso in qualità di direttore del Tennis Club Milano: “Ogni anno verso dicembre la macchina organizzativa di questo torneo si mette in moto. Questo è il fiore all’occhiello del nostro circolo che ospita però anche i campionati italiani Under 12 e la Lambertenghi dove si danno battaglia giovani ragazzi che per la prima volta vivono esperienze di un certo livello – afferma il direttore che poi scioglie ogni dubbio sulla presenza di Clara Tauson che non risultava più sull’entry list – Tauson ci sarà, purtroppo ha fatto un errore con le entry list dato che risultava iscritta anche ad un 25mila dollari e il sistema l’ha disiscritta dal Bonfiglio. La ragazza ci ha scritto una mail spiegando l’accaduto e siamo contentissimi di darle un wild card. Inoltre siamo contenti di sottolineare che abbia preferito giocare da noi nonostante potesse giocare un torneo senior”.
Il direttore tecnico del torneo Roberto Recalcati invece ci tiene molto a precisare un’altro aspetto di quello che è il dietro le quinte del Trofeo Bonfiglio: “I ragazzi sono giovani, ma i loro staff hanno molta esperienza a livello internazionale e hanno già avuto modo di lavorare in grandi palcoscenici, per questo noi dobbiamo offrire un’organizzazione che è quasi al livello dei tornei professionistici – afferma Recalcati che poi dà qualche numero del torneo e racconta un aneddoto – Staremo a contatto dieci giorni con i giocatori, dal loro arrivo fino al giorno della finale. Si giocheranno circa trecento match, più di duecento si disputeranno nei primi quattro giorni della rassegna, quindi l’impegno organizzativo è importante. Tornando invece all’errore di Tauson voglio ricordare qualche anno fa un coach che ci scrisse per scusarsi di non aver fatto in tempo ad iscrivere il proprio giocatore. Si trattava di Zverev che ricevette la wild card e vinse“.
In rappresentanza della FIT ha invece parlato Enrico Cerutti in qualità di vice presidente del comitato lombardo. “Milano si conferma il centro del tennis giovanile italiano con l’organizzazione del Bonfiglio che si aggiunge all’Avvenire e alle Next Gen Finals. Per il movimento è un momento felice dato che con l’assegnazione delle Finals di Torino tra qualche anno ospiteremo entrambe le Finals si fine stagione – afferma Cerutti che chiude poi dando un consiglio ai presenti – Venite sin dai primi turni perché in passato molti campioni come Federer, Djokovic o Del Potro hanno perso subito e l’anno dopo non sono venuti perché avevano già fatto il salto di qualità“.
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