Tennis

Tortu esalta Sinner: “Ancora più bello vedere un amico dominare così”

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto Nicolò Campo/IPA

È una grande soddisfazione per tutti gli italiani vedere un nostro connazionale dominare il tennis mondiale, ma per quanto mi riguarda è ancora più bello avere visto un amico raggiungere un obiettivo come questo“. Ha parlato così a LaPresse Filippo Tortu, commentando il successo di Jannik Sinner alle Atp Finals. Lo sprinter milanese ha poi aggiunto: “Ci sono delle volte che quando si ottengono ottimi risultati logicamente si esce da quella che è la prestazione sportiva e si raggiungono tante persone e tanti mondi e aspetti. Ma la cosa che lega tutti noi sportivi è che questa cosa ci interessa relativamente. A noi interessa andare bene, andare forte e ottenere risultati. Che poi questa cosa venga apprezzata e riconosciuta da tante persone ci fa piacere ma è marginale. Le persone credo che abbiano il seguito che sono in grado di attirare: Se Jannik ottiene risultati è una buona cosa, spinge sempre più persone a fare sport. Tutta questa attenzione può solo fare del bene“.

Tortu una settimana fa ha fatto visita a Sinner e si è fatto autografare il capellino dal numero uno del tennis: “Una sua qualità che vorrei avere? Ognuno è fatto come è fatto, lui è riuscito a crescere e ad essere bravo nei momenti decisivi. La costanza è una dote che per lui sportivo è fondamentale. La cosa che mi è piaciuta e non è scontata è che rispetto a quando l’ho conosciuto tanti anni fa, è sempre rimasto uguale, non è cambiato. È un ragazzo alla mano ed umile, tutte cose positive che sono poi quelle che mi interessano. La cosa importante è che sia una brava persona e penso che Jannik sia un buon esempio. L’importante nella vita non credo si possa racchiudere ad una pista di atletica o un campo da tennis ma vada un po’ oltre“.

Anche Tortu sottolinea quanto sia importante il concetto di libertà che viene dato dai genitori ai figli nel percorso sportivo formativo: “Anche i genitori andrebbero aiutati, ho avuto anche io una famiglia che mi ha sempre sostenuto e appoggiato senza mai mettermi nessun tipo di pressione, è stato bravo mio padre che è anche il mio allenatore ad accompagnarmi piuttosto che a spingermi. L’altro giorno mi è stato chiesto da una mamma come può reagire suo figlio di 8 anni a una sconfitta. Ma a quell’età non esiste la sconfitta, basta divertirsi e fare quello che ti piace. I genitori dovrebbero essere in grado di trasmettere questo ai propri figli“. Infine una battuta: “Che consigli darei a Sinner? L’unico consiglio che gli posso dare è un buon ristorante dove andare a mangiare a Milano. Me lo ha chiesto l’ultima volta che ci siamo visti“.

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