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“So che il tennis ha dato a Rafael molte soddisfazioni e molta felicità, e che attualmente giocare lo sta influenzando, anche mentalmente. Ma si adatta perfettamente al suo carattere lasciare solo quando vede esaurite tutte le sue possibilità e vede che non può dare più niente. E quel giorno, fortunatamente non è oggi”. Lo ha detto Zio Toni Nadal, commosso dopo il 14esimo trionfo al Roland Garros di Rafa. Sulla sua rubrica su El Paìs, scrive che “Quando Rafael ha vinto l’ultimo punto della finale del 2005 su Mariano Puerta, ho avuto un primo pensiero di un profondo sollievo e di un dovere compiuto. Certo, in quel momento nutrivo già speranze che avrebbe continuato ad avere successo, ma non avrei mai immaginato che 17 anni dopo mio nipote avrebbe aggiunto, con quest’ultimo Grande Slam, il suo ventiduesimo titolo”.
E ancora: “La sua lunghissima carriera è stata segnata da un infortunio che abbiamo tenuto segreto per molto tempo nel nostro circolo privato, ma che abbiamo trascinato negli anni come una minaccia silenziosa che ci ha dato una dose in più di paura e soprattutto di sofferenza. Per questo la sua incredibile ultima impresa risveglia in me un’ammirazione che non so se sia più tennistica o umana“. “Molti spettatori – continua Toni Nadal – hanno aspettato un annuncio in tal senso nel suo discorso dopo aver alzato la Coppa dei moschettieri. Io, tra loro. Come zio, ciò che conta di più per me è la sua salute e felicità, ma devo ammettere che non solo ho provato un grande sollievo quando ho sentito dalla sua bocca che farà tutto ciò che è in suo potere per andare avanti, ma sono stato profondamente commosso”.
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