Alexander Zverev si conferma campione del BMW Open di Monaco 2018. Nella finale sulla terra tedesca Sascha si aggiudica il derby su Philipp Kohlschreiber, tre volte campione del torneo, per 6-3 6-3. Perfetto il numero tre al mondo quest’oggi sfoggiando un’incredibile solidità al servizio con soli due punti persi con la seconda (8 su 10) e mettendo in campo l’80% di prime. Un solo break concesso che ha permesso a Kohlschreiber di provare a far gara di testa nel secondo parziale sino al 3-2 40-15, prima di subire il ritorno del più giovane connazionale con una striscia di quattro giochi consecutivi. Si tratta del settimo titolo per Zverev, ora impegnato a Madrid e poi chiamato alla difesa del titolo agli Internazionali di Roma.
Profeta in patria Joao Sousa nell’Atp 250 dell’Estoril. Dopo essere stato ad un passo dal tracollo con il quasi omonimo Pedro Sousa agli ottavi (annullando due match point), il portoghese spegne le speranze di primo titolo sul rosso di Frances Tiafoe: il ventenne americano cade per 6-4 6-4 senza mai passare al comando del punteggio. Dopo aver recuperato un break di svantaggio nelle prime battute del primo, Tiafoe vede scappare via Sousa sul 6-4 4-0 prima di tentare una rimonta quasi impossibile arrestatasi nel decimo gioco. Per Joao si tratta del terzo titolo in carriera a quasi 3 anni di distanza dall’ultimo (arrivato nel novembre del 2015 a Valencia) e che vale un balzo in classifica di venti posizioni: da domani tornerà in top-50, al numero 48 scavalcando anche il nostro Andreas Seppi.
Ad Istanbul arriva invece il primo sigillo sul circuito maggiore di Taro Daniel. Il tennista giapponese, nato a New York e cresciuto tennisticamente in Spagna, nega la stessa gioia a Malek Jaziri piegato in due set tirati per 7-6(4) 6-4. Il tunisino spreca malamente un break di vantaggio nel primo set crollando sul più bello, sul 5-4 e servizio, e cedendo al tie-break la frazione. Daniel, sulle ali dell’entusiasmo, va avanti nel secondo ma viene raggiunto sul 2-2 prima di conquistare un nuovo break di vantaggio nel quinto gioco, protetto sino al 6-4 conclusivo. Il nipponico volerà al numero 82 delle classifiche mondiali (best ranking) compiendo un salto di trentadue posizioni in soli sette giorni.