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Tennis, Wta Premier Stoccarda: Maria Sharapova sconfigge Roberta Vinci in due set

Maria Sharapova - Foto Ray Giubilo

Maria Sharapova sconfigge Roberta Vinci in due set al Wta Premier di Stoccarda. In terra tedesca, nella sua prima partita del 2017, la russa ha chiuso il match in 1 ora e 44 minuti con il risultato di 7-5 6-3. Il tanto atteso rientro in campo della russa, dopo la squalifica per doping, non è stato di certo facilitato dalla tarantina: le due tenniste hanno dato vita ad una partita piacevole con tanti colpi di classe. Grazie a questo successo la russa avanza il turno prenotando la sfida contro Ekaterina Makarova.

IL RACCONTO – La falcata decisa è quella di sempre, così come l’espressione concentrata, che non vuol far trasparire emozioni. Ad illuminarla, nel buio scenografico e teatrale dell’arena, come al solito decine di flash.

Era dal 18 gennaio del 2016 che non si vedeva Maria Sharapova scendere in campo per un incontro ufficiale. Quarti di finale degli Australian Open 2016, match perso in due set contro Serena Williams, sua acerrima rivale. Da lì in poi sappiamo tutti com’è andata. La positività al meldonium, l’ammissione di colpa, i processi, la squalifica, le critiche feroci piovute dal mondo tennistico e non.

Fino ad oggi. Primo turno del Porsche Tennis Grand Prix di Stoccarda, torneo Wta sulla terra rossa tedesca che la russa già ha conquistato tre volte. E dal quale riparte con una convincente vittoria, 7-5 6-3, contro la nostra Roberta Vinci.

Gli organizzatori del torneo non avrebbero potuto sperare in partita migliore. Da un lato la “wildcard più discussa della storia”, la campionessa che, dopo la squalifica, rientrava più agguerrita che mai. Dall’altro, la miglior Vinci della stagione, specie nel primo set.

La russa ha impiegato giusto due-tre game per togliersi la ruggine di dosso, e tornare a ruggire nel suo stile. La partenza è tesa, impacciata. Certi automatismi mancano da tempo, l’allenamento c’è ma il ritmo partita meno. Roberta è brava a servire solo prime esterne, si porta avanti 2-0 e ha l’opportunità (per ben tre volte) di andare 3-0. Ma è là che ricomincia, per l’ennesima volta, la carriera di Maria. Il contro-break ottenuto in quell’infinito terzo gioco riattiva la sua linfa, la sua fame e il suo agonismo. Le sue risposte vincenti lasciano sul posto la tarantina, il servizio è solido e decisivo, i come-on riecheggiano dopo i punti importanti.

L’azzurra – nonostante diverse difficoltà al servizio – le resta attaccata, tira fuori dal cilindro alcuni bei punti dei suoi, suscita e manifesta emozioni e motivazioni che in questo 2017 avevamo visto poco. Annulla diverse palle break (6 sulle 8 concesse), si porta avanti 5-4. Ma è proprio a questo punto che la Sharapova ci ricorda il perché sia esaltata per il suo emergere alla distanza, sul finale dei set.

Chiude 7-5 al secondo set-point, dopo aver strappato la battuta all’avversaria nell’undicesimo game grazie ad un paio di rovesci lungolinea imprendibili.

Il secondo parziale si apre e prosegue sulla falsa riga del primo. È la siberiana che comanda gli scambi, al servizio come in risposta. Il break in suo favore arriva subito, in apertura, alla terza opportunità. La Vinci ha l’occasione di rientrare subito, nel game successivo, ma l’ex numero uno del mondo è cinica nel servire e mettere a segno vincenti nei momenti opportuni.

Da lì in poi la partita è andata avanti in modo abbastanza regolare, fino al nono game – l’ultimo dell’incontro – che la Vinci ha ceduto a zero. Game, set e partita, dopo un’ora e quarantaquattro minuti, per Masha.

Che, con la 602° vittoria della sua carriera – la 14° su 15 partite giocate a Stoccarda – inizia questo suo “nuovo viaggio, che ancora non so dove mi porterà”.

Quando sei stata una campionessa tornare alla competizione è il tuo unico obiettivo, io amo la competizione” aveva dichiarato tempo fa. Oggi tutto è nuovo e diverso, per lei. Sebbene alla fine tutto sembri rimasto uguale a prima. Di sicuro lo è la sua voglia di vincere. Come se il tempo si fosse fermato e non vi fossero stati, nel mezzo, 15 lunghi mesi di polemiche, perplessità, critiche.

Si riparte: stessa falcata, stesso guardo di sempre. Verso nuovi obiettivi. Le sue avversarie sono avvisate.

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