Maria Sharapova e Eugenie Bouchard sono scese in campo a Madrid e si sono affrontate al secondo turno del Mutua Madrilena Open, terzo Wta Premier Mandatory dell’anno (l’unico giocato sulla terra rossa). E si sono rese artefici e protagoniste di una partita intensa, nel quale sono stati parecchi gli scambi entusiasmanti finalizzati da bei punti. Alla fine è stata l’ex top 10 e attuale numero 59 del mondo a imporsi: 7-5 2-6 6-4 in due ore e cinquantuno di gioco.
Fosse stato per lei, Maria Sharapova sarebbe stata squalificata a vita dal tennis professionistico. Sono lontani i giorni in cui Eugenie Bouchard guardava alla siberiana come a un modello di carriera vincente; oggi la definisce “un’imbrogliona” al quale non avrebbe permesso il rientro in campo dopo la positività al meldonium. “Non penso che sia giusto“, aveva dichiarato un paio di settimane fa: “Personalmente credo che chi ha imbrogliato non debba essere autorizzato a rientrare. È così ingiusto per tutti gli altri che partecipano in modo corretto. Così facendo si dà inoltre un messaggio sbagliato ai giovani. Sì, posso dire che lei non è più una persona al quale guardo con ammirazione.”
Lo scontro tra le due bellezze del circuito – fino ad allora combattutosi e consumatosi solo a parole fuori dal campo – si è fatto subito duro e deciso anche sul terreno del “Manolo Santana”.
Nel corso del primo set l’iniziale equilibrio al servizio – soltanto tre palle break, tutte annullate, nei primi cinque giochi – si è spezzato per la prima volta (e definitivamente) nel sesto gioco: ecco quindi il primo break dell’incontro, in favore della Sharapova, che ha strappato la battuta alla canadese a 15 e si è portata avanti 4-2. Da lì in poi si è innescata una serie di game combattutissimi e lottati. La Bouchard è stata brava a reagire e a contro-breakkare immediatamente l’avversaria; ha poi tenuto senza patemi il suo turno di servizio, si è portata sul 4 pari e l’ha breakkata nuovamente. Sopra 5-4 e con l’opportunità di servire per il primo parziale, la ventitreenne di Montréal ha però subito la reazione della russa che è riuscita, giocando in modo pazzesco, a riequilibrare il punteggio sul 5 pari. È nell’undicesimo gioco che si è deciso l’esito della prima frazione. Andata a servire per riportarsi avanti 6-5, la Sharapova ha ceduto nuovamente la battuta al termine di un game “fiume”: 18 punti giocati, col break arrivato alla quarta occasione concessa (era riuscita ad annullare tre chances e ne aveva avute tre lei per chiudere in suo favore). Dopodiché è stata nuovamente abile la Bouchard: andata a servire per il set (per la seconda volta), ha annullato un’essima palla per il contro-break e ha chiuso (grazie anche a tre ottime prime consecutive) fissando il punteggio sul 7-5.
Meno equilibrata la seconda frazione. Dopo un andamento piuttosto regolare, che aveva visto entrambe tenere i propri turni di servizio – soltanto alcune difficoltà per la siberiana -, dal 3-2 in poi è stato tutto un suo monologo: alla fine del parziale saranno 15 i suoi vincenti, contro appena 8 errori gratuiti.
Dapprima ha strappato la battuta a zero (complici anche due doppi falli della Bouchard) salendo 4-2, poi ha tenuto agevolmente (contrariamente a quanto avvenuto nel primo set) la propria. Una volta sul 5-2, nell’ottavo gioco ha messo a referto un secondo, fondamentale, break, che le ha permesso di chiudere 6-2 e di andare a giocarsi la partita al parziale decisivo.
Al terzo, il match ha raggiunto un’intensità, un livello di gioco e un pathos più che notevoli, al quale raramente assistiamo ogni giorno. Basti pensare che il primo game non andato ai vantaggi è stato il sesto: prima di allora vi erano stati tre giochi consecutivi nel quale ognuna delle due era andata sotto 0-40, prima di rimontare e annullare ogni chances all’altra. Addirittura la Sharapova, nel quinto gioco, ne aveva annullate ben cinque (tutte col servizio, che quest’oggi ha funzionato solo in parte – alla fine chiuderà col 66% di prime vincenti ma con una resa bassa con la seconda, 18 punti su 47). Ritrovatasi per la terza volta di fila sotto 0-40 (nel proprio turno di battuta), la siberiana nel settimo gioco ha ceduto il primo dei due break subiti nel set.
L’ennesima reazione e l’ennesimo contro-break, nel game successivo, non le sono bastati e non le hanno fatto evitare di perdere un altro turno di battuta (in modo disastroso, dopo esser stata avanti 40-15) nonché l’intera partita, una volta che la Bouchard è andata a servire per l’incontro. Game, set e partita: la canadese, almeno oggi e in parte, ha avuto la sua “vendetta” su colei che tanto aveva attaccato ultimamente.
Per lei si tratta, tra l’altro, della prima vittoria sulla rivale odierna; affermazione arrivata al quinto tentativo (la Sharapova conduceva 4-0 negli scontri giocati prima di oggi). Adesso se la vedrà con un’altra ostica avversaria, Angelique Kerber.
La numero 1 del mondo (ritornerà in cima alla classifica Wta a partite dal 15 maggio) è quest’oggi “sopravvissuta” al match contro la Siniakova, che ha battuto 6-2 1-6 7-5 dopo che l’avversaria era andata a servire per la partita (avanti di un break nel terzo). Negli altri match, sorpresa di giornata firmata dalla Sevastova, che ha estromesso la testa di serie numero 2 Karolina Pliskova. Niente da fare per la ceca, sconfitta con un doppio 6-3 in un’ora e diciotto minuti.