Esordio amaro per Camila Giorgi nel Connecticut Open, torneo Premier WTA di New Haven, la marchigiana ha subito una sonora lezione da parte di Elena Vesnina che si è imposta in due set con il punteggio di 6-1 6-4, in un match che non ha mai avuto storia.
Non c’è tuttavia da stupirsi molto del risultato odierno. Elena Vesnina (n°21 wta) è una delle giocatrici più in forma del momento. La trentenne russa, semifinalista quest’anno a Wimbledon (dove ha perso solo da Serena), ha da poco ottenuto anche l’oro olimpico nel doppio, in coppia con Ekaterina Makarova, aggiungendo questo prestigioso risultato accanto ai due trofei wta già conquistati in carriera. Nell’unico precedente, avvenuto due anni fa in Canada, era stata proprio la russa a trionfare al termine di tre combattuti set.
Il match parte tutto in salita per Camila, al servizio la marchigiana mette a segno ben quattro doppi falli nei primi due turni di battuta e si trova sotto di due break in un niente. La russa invece sembra ben centrata al servizio e anche in risposta non ha problemi a contenere le bordate della Giorgi, che spesso finiscono fuori misura e quando mette in campo la seconda fa pochissimi punti. Per l’italiana segni di risveglio arrivano nel quinto gioco, ma ormai il divario che si è creato nel punteggio è fin troppo ampio per essere colmato, nel settimo game Camila cede nuovamente il servizio e la russa si porta a casa il set per 6-1 in appena venticinque minuti.
Nel secondo set si inizia con Vesnina che continua ad essere ingiocabile al servizio mentre per la Giorgi continuano i problemi tra doppi falli ed errori gratuiti. Nel quarto gioco l’italiana è costretta ad annullare tre palle break per non finire di nuovo sotto di due giochi come nel primo parziale, idem nel sesto, poi nel settimo gioco arriva il primo segno di cedimento della russa che concede diverse palle break, ma alla fine tiene e si porta a un solo game dalla vittoria. A quel punto però la russa cede per la prima volta il servizio sul 5-4, ma si tratta solo di un fuoco di paglia per le flebili speranze dell’azzurra che cede a sua volta la battuta e manda la Vesnina al secondo turno in un’ora e diciotto minuti di gioco. Prestazione decisamente sottotono per l’italiana, che ancora è lontana dalla forma migliore e in particolare al servizio ha mostrato davvero troppe lacune (ben undici doppi falli) per poter impensierire un’avversaria come questa Vesnina che si lancia come una delle candidate per la vittoria finale nel torneo