Nell’ultimo match di quest’oggi in programma sul campo numero 9 del Tennis Center di Key Biscane, Roberta Vinci ha superato l’ostacolo Lucie Hradecka in rimonta, col punteggio finale di 1-6 6-4 7-6(5): in un altalenante ed emozionamte incontro, la tennista tarantina, al suo esordio nel torneo, si è quindi aggiudicata il quinto confronto diretto su altrettanti match disputati contro la tennista ceca.
La testa di serie numero 9 del seeding è reduce dagli ottavi di finale raggiunti al Mandatory di Indian Wells, dove è stata costretta al ritiro per via di un problema al tendine d’Achille dopo il primo set perso contro Magdalena Rybarikova, mentre la trentenne di Praga si è resa protagonista di un vero e proprio exploit al primo turno, eliminando in tre set la canadese Eugenie Bouchard.
Il primo set è uno dei peggiori parziali giocati da Roberta Vinci in tutta la sua carriera. Disastrosa partenza per la tennista pugliese, che subisce subito il break nel gioco d’apertura. Hradecka appare molto aggressiva nelle prime fasi dell’incontro: dopo aver tenuto a 30 il servizio nel suo primo game in battuta, approfitta del secondo doppio fallo nel match dell’avversaria per salire 3-0 dopo soli undici minuti. Un’irriconoscibile Roberta non riesce a trovare le giuste contromisure mentali e tecniche ai colpi della giocatrice di Praga, in forma davvero smagliante: nessun problema per lei al servizio, sale prima 4-0, coglie poi il terzo break consecutivo sull’ennesimo diritto lungo della Vinci. Nel sesto game timido tentativo di risveglio da parte della tennista azzurra, che sale prima 0-40 sul servizio dell’avversaria, ma solo ai vantaggi, dopo aver annullato il primo set point del match, trova il break che le consente di muovere il suo score. Sopra 5-1, la ceca strappa per la quarta volta su altrettanti turni in risposta il servizio alla tarantina, rovinosa al servizio in questo primo parziale: 50% di punti convertiti con la prima, pessimo il 16% di realizzazione con la seconda. 6-1 dunque, in trenta minuti esatti.
I ruoli praticamente si invertono nelle prime battute del secondo set: tutt’altra giocatrice Roberta Vinci, che comincia a mettere in mostra il suo miglior tennis, molto più fallosa e frettolosa Lucie Hradecka. La tennista italiana ottiene dunque un break di vantaggio nel primo game, alla sesta occasione: avanti 2-0, dopo aver tenuto agevolmente a 15 il proprio turno di battuta nel secondo gioco, arriva per lei il terzo break consecutivo, stavolta a 0. L’attuale numero 85 del ranking WTA, sotto 1-4, prova a rifarsi sotto nel sesto game, trovando il primo break del secondo parziale, e accorcia ulteriormente nel gioco successivo, dopo aver salvato due palle break a favore dell’avversaria. Roberta ritrova fiducia al servizio, tenendo a 15 il proprio turno di battuta nell’ottavo game; serve poi per portare la partita al terzo set sul 5-4. Non trema il braccio dell’italiana, che non concede nulla e chiude 6-4, sul rovescio out della Hradecka, un secondo set in cui ha diminuito sensibilmente gli errori ed è notevolmente cresciuta alla battuta: 80% di resa con la prima, 60% con la seconda.
Subito in difficoltà la trentenne di Praga nel primo game del set decisivo: complici due doppi falli consecutivi, Vinci strappa nuovamente il servizio all’avversaria e si porta immediatamente avanti. La stessa è poi brava nel gioco successivo a sventare magistralmente, con grande personalità, due occasioni di contro-break offerte all’avversaria, e ad allungare sul 2-0. Terzo e quarto game terminano ai vantaggi: qualche difficoltà per chi va alla battuta, ma nessuna palla break offerta, e dunque 3-1 per l’azzurra. Nulla da segnalare nei tre giochi successivi. Sul 4-3 a proprio favore, ancora problemi per Roberta Vinci, costretta a fronteggiare due break point: si salva sul primo, ma nulla può sul secondo, con un fiacco back di rovescio che si ferma in rete. Pareggia dunque i conti Lucie Hradecka, che però combina un disastro proprio nel game successivo, il nono, probabilmente il più rocambolesco dell’incontro: avanti 30-0, permette all’avversaria di rimontare grazie a due doppi falli consecutivi, salva ben due palle break (la seconda con uno strepitoso diritto lungo linea millimetrico), ma si arrende alla terza, sprecando malamente un colpo conclusivo a campo aperto. Roberta si appresta a servire per il match, ma gioca un pessimo game in battuta, cedendo a 15 il servizio nel decimo gioco. La ceca non molla e lascia andare il braccio: va nuovamente sotto 15-40 nel game seguente, recupera, salva ai vantaggi la terza chance di break per l’avversaria e si aggiudica un gioco combattutissimo, salendo 6-5. In un incontro che non sa più che direzione prendere, Hradecka si porta a due punti dal match, sullo 0-30, nel dodicesimo game: qualche suo errore di troppo e la grinta di un’indomabile Roberta Vinci, permettono all’azzurra di rimanere a galla e trascinare al tie-break un finale di partita incandescente. Il primo mini-break è proprio della tennista pugliese, che sale 3-1; non molla però la praghese, che approfitta di qualche defaillance della nostra connazionale per rifarsi sotto prima sul 3-4, poi sul 5-5. Getta letteralmente alle ortiche i due punti successivi: un diritto clamorosamente largo permette alla Vinci di procurarsi il primo match point dell’incontro, sul 6-5; il decimo doppio fallo, nel momento meno opportuno, completa l’opera, regalando all’italiana un successo soffertissimo, che arriva dopo ben due ore e quindici minuti. 1-6 6-4 7-6(5) il punteggio finale.
Terzo turno dunque per la tarantina, che a Miami può vantare i quarti di finale raggiunti nel 2013 come miglior risultato. Roberta, unica nostra rappresentante rimasta in gara al Miami Open, affronterà adesso la statunitense Madison Keys, che proprio da qualche giorno ha iniziato a collaborare con l’ex campione svedese Mats Wilander: l’americana si è imposta con un perentorio 6-4 6-2 sulla veterana belga Kirsten Flipkens, cogliendo un successo che le mancava da più di due mesi.