dagli inviati a Mallorca, Michele Galoppini e Giulio Gasparin
In un giornata minacciata da nubi per la prima volta dall’inizio del torneo, sono Caroline Garcia ed Anastasija Sevastova le due vincitrici delle semifinali di singolare rispettivamente contro Kirsten Flipkens ed Jelena Jankovic. Quindi, ancora niente titoli sull’erba per la forte belga già numero 13 WTA e niente finale per la Jankovic, a secco di titoli ormai da quasi un anno, dopo un periodo di grossi problemi fisici. Al contrario, prima finale in carriera su questa superficie sia per Caroline Garcia che Anastasija Sevastova. Ecco di seguito come sono andati i match.
Garcia(6) b. Flipkens 6-4 4-6 6-1
Nella prima semifinale di giornata al Mallorca Open, Caroline Garcia ha conquistato la prima finale in carriera su erba dopo aver battuto in tre set combattuti la specialista di questa superficie Kirsten Flipkens con una performance davvero incoraggiante per la francese.
Nonostante le previsioni di pioggia e qualche goccia caduta ad ora di pranzo, il primo set è iniziato senza alcun disturbo e ha visto una Flipkens subito centrata e pronta a vendicare l’unico precedente, perso dalla Garcia poco più di un mese fa sulla terra rossa di Strasburgo. Se la belga è partita subito al meglio, lo stesso non si è potuto dire della transalpina, che ad esclusione della prima di servizio, ha faticato a trovare i propri colpi e la giusta distanza dalla palla, specie sul back della sua avversaria. In poco più di un quarto d’ora, la tennista francese si è trovata spalle al muro, sotto di un break sul 4-2, ma ha subito reagito con decisione: imprimendo più potenza alla propria palla, ha limitato le discese a rete della Flipkens, obbligandola ad indietreggiare e soprattutto ad usare uno slice più difensivo.
In pochi minuti la situazione si è ribaltata e dopo mezz’ora di gioco, la belga, che aveva perso appena tre punti al servizio in altrettanti giochi, si è vista dover affrontare tre set point consecutivi sul proprio servizio. Con coraggio e caparbietà ha salvato le prime due, ma sulla terza una risposta sul nastro della francese è ricaduta pizzicando la riga e dandole il primo set. Questo è quantomeno quanto hanno visto l’arbitro ed il giudice di linea, poiché la Flipkens aveva giudicato la palla fuori e ha continuato a discutere con il giudice di sedia per tutta la pausa tra i due set.
La rabbia per quella che aveva visto come un’ingiustizia è stata però trasformata subito in voglia di rifarsi da parte della Flipkens, che anziché disunirsi è riuscita a riproporre il tennis vario e frizzante di inizio primo parziale. Intuendo le difficoltà della francese sul lato del dritto, soprattutto in risposta, la belga ha prodotto con continuità il suo tennis fatto di discese a rete e variazioni di ritmo improvvise, riuscendo a fare suo l’unico break del secondo set, tenendolo fino alla fine e quindi obbligando l’incontro al terzo e decisivo parziale.
Il buon inizio, questa volta, è stato però della Garcia, tanto che in rapidità la francese si è portata sul 3-0. Nel secondo game, la Flipkens ha infatti perso il servizio dopo aver salvato due di tre palle break consecutive con altrettante discese a rete vincenti, ma sull’ultima ha fallito forse la più facile tra le volée del game, vedendo quindi la strada per la seconda finale stagionale divenire più ardua. Il terzo set si è rapidamente trasformato in una montagna invalicabile, quando nel quarto gioco la tennista belga ha perso nuovamente il servizio, nonostante l’esser stata 40-0.
Forte del grande vantaggio, la tennista di Saint Germain en Laye ha agilmente chiuso tre game più tardi, esplodendo di gioia per un traguardo che vedeva come quasi impossibile solo ad inizio settimana, poiché non ha fatto altro che dire che l’erba è la sua superficie più odiata… chissà, forse dopo questa settimana cambierà idea.
Sevastova b. Jankovic(2) 4-6 6-1 6-2
Che partita! Uno spettacolare match ricco di spunti tecnici rilevanti ha portato Anastasija Sevastova alla prima finale in carriera sull’erba WTA. La lettone ha sconfitto in rimonta una più che positiva Jelena Jankovic, seconda testa di serie del torneo, che deve quindi rimandare l’appuntamento con la prima finale stagionale. Sarà quindi Sevastova contro Garcia la finale del Mallorca Open.
La giocatrice che comincia meglio il match è la Jankovic. Si trova molto bene al servizio e mette in forte difficoltà una Sevastova non prontissima in risposta, che di conseguenza è obbligata alla massima efficacia al servizio. Il break per la serba arriva immediato e sarà decisivo per il risultato del parziale, non senza lottare: dopo aver conquistato 1 punto nei primi 3 game in risposta, e 3 punti nei primi 4, la lettone si gioca un buon ultimo game, ottenendo finalmente anche la chance di break, ma la Jankovic si salva con ottime prime di servizio e vince il parziale 6-4. Sembra anche più stanca della sua avversaria, la Sevastova, contro una Jankovic al contrario molto pimpante e contemporaneamente aggressiva e precisa.
Nonostante il set vinto, la Jankovic chiama un medical time out per un problema alla gamba destra, già massaggiata più volte durante il primo parziale. Una Sevastova diversa entra in campo nel secondo set: cerca di mixare il ritmo in maniera diversa, spostando avanti ed indietro la sua avversaria e chiamandola a rete, zona del campo dove la Jankovic è tra le più vulnerabili, e presto il match gira definitivamente. Sull’1-1, la lettone salva una pericolosissima palla break, tiene il servizio dopo un lungo game e poi accelera: 5 game consecutivi le consegnano il 6-1, in un set giocato ad un livello altissimo, dove la Sevastova ha cercato e trovato angoli strettissimi, dropshot millimetrici e precisione estrema nei suoi colpi non estremamente potenti.
Il parziale decisivo segue la falsa riga del secondo: dopo un iniziale equilibrio, la lettone mette la freccia e lascia la Jankovic sul posto, e con quattro game consecutivi dal 2-2 chiude il match 4-6 6-1 6-2.