a cura degli inviati Michele Galoppini e Giulio Gasparin
Il cielo è blu sopra Mallorca anche in questa giornata di quarti di finale per il primo WTA su erba della storia della Spagna. Tanto sole ma anche tanto spettacolo sui campi in erba di Calvià , dove accedono alle semifinali Kirsten Flipkens, Caroline Garcia, Anastasija Sevastova ed Jelena Jankovic.
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Flipkens b. Cepede Royg(Q) 7-5 6-3
È stata la belga Kirsten Flipkens a mette fine alla favola di Veronica Cepede Royg, che al sesto match in sette giorni si è dovuta arrendere anche alla stanchezza, dopo la maratona di quasi tre ore che l’aveva vista vincente ieri su Laura Siegemund.
Il primo set ha visto una Cepede Royg partire all’arrembaggio, sorprendendo da subito la più quotata avversaria con un gioco aggressivo, ma comunque solido. Grazie ad una palla piatta e a grande profondità nei colpi, la paraguayana ha impedito alla Flipkens di imbastire la sua tattica di gioco, costringendola spesso sulla difensiva. Sfruttando il momento favorevole, la tennista proveniente dalle qualificazioni si e regalata una possibilità di servire per il primo set, ma a quel punto le è tremato il braccio. È subito apparso chiaro che l’occasione mancata avesse inciso più che a livello mentale, perché scesa l’adrenalina si è subito fatta sentire la stanchezza. Così più gli scambi si allungavano, più aumentava la difficoltà per la Cepede Royg nel trovare la palla, specie sui bassi ed insidiosi slice della Flipkens. Con il numero degli errori che aumentava, la Paraguayana ha visto il primo set scivolarle via in fretta e soprattutto la possibilità di un match rapido sparire.
La Flipkens è poi stata molto abile nel secondo set a lasciare che la Cepede finisse la propria fiammata di orgoglio nei primi game, per poi tornare ad obbligarla a scendere molto bassa sulle gambe sui propri slice. Usando molto bene tutto il campo e costringendo la sudamericana a corse avanti ad indietro con intelligenti palle corte e pallonetti, la belga ha finito per sfiancare la sua avversaria sotto il sole battente e con un bellissimo serve&volley ha chiuso il match in proprio favore.
Garcia(6) d. Ivanovic(3) 7-6(9) 5-7 6-3
Non c’è pace per Ana Ivanovic contro Caroline Garcia. La serba ha perso oggi la quarta partita consecutiva contro la giovane francese, che si conferma la bestia nera per eccellenza della povera Ivanovic. Match molto divertente quello tra le due tenniste, ricco di cambi di fronte, colpi spettacolari e scambi lunghi e faticosi. La prima a mettere il naso avanti nel match è stata Caroline Garcia, che si è prima portata sul 4-2 e quindi a servire sul 5-4. Un po’ di classico ‘braccino’, ed alla terza palla break, grazie ad un potente e preciso dritto inside-out, la Ivanovic ha brekkato per il 5-5, trascinando poi il set al tiebreak, momento più spettacolare della partita.
La serba si è portata sul 4-0 grazie a due vincenti ed a due errori provocati della francese, poi ha tenuto il vantaggio e si è procurata 3 set point consecutivi sul 6-3. Due potenti prime della francese hanno permesso alla Garcia di rifarsi sotto sul 5-6 e poi una potente risposta vincente di rovescio ha riportato il set in parità . Ancora due set point per la Ivanovic nei successivi punti, entrambi peraltro eliminati dal terreno di gioco a causa di due rimbalzi imprevisti. Il set si è poi deciso sul 9-9, con una prima vincente della Garcia che poi ha replicato con uno spettacolare punto imbastito sulla diagonale di rovescio e chiuso con un cross strettissimo sempre di rovescio.
Dopo turni di battuta tenuti agilmente grazie a potenti prime di servizio, l’equilibrio tra Garcia ed Ivanovic si è rotto anche nel secondo parziale: con un ottimo turno di risposta, con sempre il rovescio a farla da padrone, la francese ha allungato sul 3-1, purtroppo per lei prima di rovinare tutto con due brutti game che hanno ripristinato la parità . Anche la Ivanovic ora è tornata a giocare ad alto livello, sfruttando spesso i suoi dritti profondi e potenti per chiudere i punti. Il secondo set si è deciso poi sul 5-5: la serba si è trovata a dover recuperare al servizio da 15-30, ma una volta ottenuto il game è poi riuscita a mettere forte pressione in risposta alla sua avversaria, che si è trovata in difficoltà e di fronte a tre set point consecutivi da annullare. Il secondo stavolta è quello buono per la Ivanovic (dopo i 5 mancati nel primo set) ed il match si è così trascinato al terzo set, sotto un sole divenuto cocente.
Il terzo set è sembrato la fotocopia del secondo sotto un certo punto di vista: Garcia in pieno controllo che balza avanti, stavolta 3-0, prima di sentire la pressione ed aumentare gli errori, che hanno permesso alla Ivanovic di tornare sotto fino al 2-3. Questa volta però la Garcia non si è lasciata sorprendere dall’innalzamento del livello del tennis della serba, ed ancora grazie al rovescio ha trovato la via per la vittoria, sigillata nel nono game recuperato al servizio da 0-30. Sembra un problema di testa quello della Ivanovic contro la Garcia: il tennis è stato di altissimo livello ogni volta che si è trovata sotto ed obbligata a recuperare, ma gli errori, anche banali, sono stati troppi nei momenti decisivi, come ad esempio nel primo set.
Sevastova b. Duque Mariño 6-4 3-6 6-3
Si è purtroppo giocato sul campo 1 e quindi senza telecamere l’incontro tra Anastasija Sevastova e Mariana Duque Mariño, vinto al termine di una lunga maratone dalla tennista lettone. Purtroppo perché le due giocatrici si sono affrontate in un match dal sapore un po’ retro, ricco di colpi in slice, discese a rete e duelli in punta di fioretto.
Il primo set ha visto la tennista sudamericana uscire dai blocchi più pronta della sua avversaria, sfruttando gli slice sia di dritto che di rovescio per pendere un break di vantaggio. La Sevastova però non si è lasciata scomporre e rispondendo a sua volta con ottime variazioni e precise accelerazioni è riuscita a ribaltare l’andamento del primo set e spingendo costantemente la sua avversaria lontano dal campo, ha preso le redini del parziale, senza mai più perderle. Obbligata a servire per rimanere nel set, la Duque Mariño si è vista costretta a fronteggiare due palle set consecutive: su entrambe ha scelto di non tergiversare, prendendo la rete con due eleganti chip and charge. Ma se il primo si è dimostrato vincente, il secondo non è stato altrettanto fortunato, con la volée smorzata che si è fermata sul nastro.
Messa con le spalle al muro, l’esperta colombiana ha cominciato a sfruttare di più le proprie doti di tocco e a rete, obbligando la Sevastova a rincorrere millimetriche palle corte o indovinare improvvisi attacchi contro-tempo. La tennista lettone è sembrata innervosirsi dopo una serie di righe prese dalla sua avversaria e nonostante abbia convertito diversi punti importanti nel proseguo del set, non è più riuscita a riprendere il totale controllo sulle proprie emozioni. Così, dopo aver salvato palle per il doppio break di svantaggio ed essere riuscita a ritrovare la parità sul 3-3, si è spenta la luce nella metà campo della Sevastova, che ha perso i 3 game seguenti, vedendo il match costretto al terzo set.
Di orgoglio, la tennista lettone trapiantata a Vienna ha iniziato il parziale decisivo con il piglio giusto, sorprendendo la Duque Mariño e strappandole il servizio in apertura. La tennista colombiana è stata abile nel salvare due delicate palle del 3-0, ma non è riuscita ad evitare che la Sevastova conquistasse il doppio break nel game successivo sul suo servizio. Dal 4-1 in proprio favore, la numero 82 del mondo ha visto la propria avversaria rifarsi sotto fino al 4-3, ma questa volta non si è fatta spaventare e con facilità ha tenuto il servizio. Proprio come nel primo set, costretta a servire per rimanere nella partita, la Duque Mariño ha concesso qualcosa e al primo match point non le è riuscito il tentativo di serve and volley, consegnando così la prima semifinale du erba della carriera alla Sevastova.
Jankovic(2) d. Cirstea(Q) 6-3 6-3
Match a chiusura di giornata più semplice del previsto per Jelena Jankovic, che ‘incappa’ in una giornata molto positiva per lei, corrispondente ad una giornata invece abbastanza negativa per Sorana Cirstea, molto fallosa e poco concentrata. La serba conquista quindi la sua prima semifinale della stagione, molto tortuosa a causa di numerosi infortuni ed acciacchi e risupera Ana Ivanovic nel ranking mondiale, tornando ad essere la numero 1 di Serbia.
Cronaca del match: partenza molto equilibrata, con entrambe Cirstea ed Jankovic un po’ in difficoltà e non in grado di scavare un solco nel punteggio. Sul 3-2 del primo set, la Jankovic finalmente riesce ad accelerare, grazie a un buon servizio ed alla capacità di non perdere campo sotto i colpi molto potenti della rumena, che troppo spesso oggi va fuori giri e perde le misure del campo. La serba conquista così 6 dei 7 successivi game e si porta sul 6-3 3-0. La Cirstea tenta una reazione di rabbia e recupera il break di svantaggio portandosi al servizio sul 2-3, ma la Jankovic di oggi non lascia nulla al caso e torna ad attaccare e difendersi in maniera ottimale. Il match termina poco dopo sul 6-3 6-3, non prima di una breve interruzione del match a causa di una capra o di una pecora, accorsa al campo centrale dal vicino campo di fieno, probabilmente per gustarsi (rumorosamente a causa del suo campanaccio) un po’ di tennis.