a cura degli inviati a Mallorca, Michele Galoppini e Giulio Gasparin
Dopo una finale splendidamente giocata e vinta da Caroline Garcia su Anastasija Sevastova per 6-3 6-4, anche oggi ecco a voi tutte le migliori dichiarazioni delle protagoniste dell’ultimo atto del Mallorca Open, sui campi in erba del circolo di Calvià.
Se volete ascoltare tutte le dichiarazioni, in inglese, dalla conferenza stampa non dovete far altro che ascoltare il podcast allegato.
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Anastasija Sevastova
Ovviamente perdere non fa mai piacere, ma se pensi che sono arrivata fino in finale quando ad inizio settimana mi aspettavo poco sull’erba… non posso che essere contenta dopotutto.
Perché sono tornata? Adrenalina, voglia di vincere, voglia di sfidare me stessa. Volevo vedere se ci sarei riuscita, ed in soli due anni sono già tornata in pratica dove ero arrivata nella mia prima carriera.
[Rispetto al coach emozionato durante la premiazione] Non sono certo una persona facile [risata], mi faccio prendere dalle emozioni facilmente. E lui ci è sempre stato in ogni occasione, anche questa settimana quando non facevo altro che morire di crampi all’ospedale. Lui è sempre stato dalla mia parte quindi credo che anche per lui questa finale sia stata molto importante.
Cosa ho imparato questa settimana? Ho imparato che devo bere di più durante i match, prendere più sali minerali, mangiare un po’ di più e soprattutto ho imparato a giocare meglio sull’erba.
Devo giocare le quali a Wimbledon in doppio, per un pelo, che sfortuna. Ma almeno posso mettere un po’ di match nelle gambe sui campi di Wimbledon prima del singolare.
Caroline Garcia
2 tornei in singolare e 4 in doppio, questo è certamente il miglior anno della mia carriera, per ora… quando si vince un torneo è sempre speciale, che sia il primo o no, perché vincere un torneo è sempre difficile, tante giocatrici purtroppo non ci riescono.
Al momento ci sono troppe emozioni, non ricordo niente del mio match. Ma l’ultimo punto me lo ricordo bene, uno scambio molto lungo! [risata ironica, poiché ha chiuso con un ace]
I tornei del Grande Slam sono sempre complicatissimi. Iniziarli con la fiducia in se stessi dopo una vittoria è sempre un buon primo passo.
Per la prima volta sono la numero 1 di Francia ora, ma è solo un piccolo passo per un grande obiettivo, che comunque mi dà molta motivazione. Ho superato Kiki [Mladenovic], ci conosciamo da tanto tempo, abbiamo la stessa età, siamo amiche e giochiamo anche il doppio assieme. Inconsciamente si vuole sempre essere migliore dell’altra, ma è bello poter contare l’una sull’altra, sempre.
[Rispetto alle sue sfortunate uscite in ogni Slam in cui era testa di serie] Ufficiale che lo sono a Wimbledon? Yeeeeah! Comunque no, non sono superstiziosa, ma negli Slam ogni turno è complicatissimo, anche se sei testa di serie.
Mamma e papà mi sostengono da sempre ed ogni giorno da quando sono una bambina. Oggi è la festa del papà in Francia e praticamente me ne sono dimenticata e non gli ho fatto un regalo, a parte vincere il torneo che non è male [risata]. Stasera vediamo di trovare qualcosa di carino a Mallorca…
Il mio trofeo arriverà solo tra un mese! Questo è solo una copia! Devo tenerlo a mente per bene... [accarezza il trofeo]