Tabellone del torneo malese allineato oramai alla finale dove si affronteranno la tennista ucraina Elina Svitolina e la canadese Eugenie Bouchard. L’ucraina numero due del seeding ha battuto la cinese Lin Zhu proveniente dalle qualificazioni con un doppio 6-3 in 1 ora e 4 minuti mentre la canadese si è imposta 6-4 6-3 contro la numero 96 del mondo Naomi Broady nonostante i 10 ace e continui servizi vincenti della britannica.
Primo scontro diretto tra la numero 19 del mondo e la 190; la Svitolina è sembrata avere sempre in mano la partita cercando di contenere l’aggressività della cinese fino ad ottenere il suo errore. Primo set molto equilibrato con le giocatrici che mantenevano il servizio abbastanza agevolmente fino al 3-2 Zhu dove la cinese non è riuscita a chiudere due punti ormai conquistati (passante a campo aperto e una palla lasciata a rete ed entrata di almeno 20 cm), nel game successivo si disunisce e da 40-15 perde il servizio con tre gratuiti di rovescio e un doppio fallo. Nell’ottavo game la Zhu torna ad essere offensiva con una serie di buone risposte di dritto, ma sulla parità la tennista ucraina ritrova la prima, si porta 5-3 e poi chiude il parziale per 6-3 con una Zhu completamente remissiva nel game in battuta. Il secondo set inizia in maniera imprevedibile, Elina sembra distratta e quasi sollevata mentre la Zhu ritrova i propri colpi profondi e piazza un parziali di 8 punti a 0 portandosi avanti così sul 2-0; finalmente l’ucraina inizia a proporre un gioco maggiormente d’attacco piazzando 5 game consecutivi ed evidenziando tutte le difficoltà della cinese nel colpire in corsa particolarmente di dritto. Nell’ottavo e nono game le giocatrici mantengono il proprio servizio ed anche il secondo set si conclude con un 6-3; una partita discreta da parte di entrambe le giocatrici dove è prevalsa la maggior esperienza e la maggior continuità di gioco. Con questa finale la Svitolina entra nelle top15 della classifica mondiale mentre la Zhu con i 128 punti conquistati si piazza al 155 posto.
Il match tra la Bouchard e la Broady era la semifinale più attesa con la britannica sempre pericolosa sulle superfici veloci e la canadese che vuole confermare l’inizio di stagione positivo dopo la finale di Hobart. L’unico precedente risale al primo turno del Fort Walton Beach nel 2012 dove la tennista canadese si impose per 2 set a 1 in rimonta. Inizia la partita e subito break a favore della Bouchard con la Broady ancora fredda che mette poche prime in campo. Tutto il primo set vede la canadese mantenere agevolmente il proprio turno di battuta mentre la britannica faticare sempre moltissimo, sul 3-1 Eugenie ha a disposizione altre due palle break che però non riesce a sfruttare causa un errore in risposta e buone prime. Nel settimo gioco la canadese si trova addirittura 0-40 ma la britannica mantiene il servizio con un ace di seconda e altre ottime prime; il parziale si chiude 6-4 in favore della Bouchard con tre errori consequenziali di dritto della Broady. Secondo set che sembra partire proprio come il primo, subito la Broady deve affrontare due palle break ma questa volta il servizio le viene in soccorso e si porta 1-0; il secondo game è il primo lottato con al servizio la Bouchard ma sulla parità e seconda di servizio la Broady spara fuori di 2 metri una risposta semplice di dritto. Dopo due game passati velocemente al quinto gioco arriva il break per la Bouchard che si porta 15-40, qui prima Naomi è brava ad annullare la prima palla break con un dritto a sventaglio ma poi regala il break con un doppio fallo. Sul 4-2 altra palla break in favore della canadese che però spara lungo di rovescio e, incredibilmente, nel game successivo arrivano 3 palle break per la Broady che però non riesce mai a rispondere in maniera incisiva a servizi giocati slice e in sicurezza da parte della Bouchard. Il set si chiude 6-3 con un altro break in favore di Eugenie.
Un’ottima partita da parte della canadese molto brava a non perdere mai il proprio turno di battuta e a far giocare sempre un colpo in più alla propria avversaria, dall’altro lato una britannica molto fallosa sia di dritto che di rovescio (con l’impugnatura molto estrema che permette di spingere molto ma che da poche sicurezze) e che palesa enormi difficoltà negli spostamenti. Con questa vittoria la Bouchard rientra nelle prima 40, la Broady invece piazza comunque il proprio best ranking al numero 76 del mondo.
Semifinali senza sorprese con le due tenniste che hanno meritato nettamente di vincere, ora la finale è aperta con i precedenti che dicono 3-0 in favore della Svitolina in match tutti giocati sul cemento (Cincinnati 2015, Miami 2014, Indian Wells 2013) e sempre molto lottati.