Si entra nelle fasi calde di questa edizione del WTA Premier Mandatory di Indian Wells: nella parte alta del tabellone, saranno Serena Williams e Agnieszka Radwanska a contendersi un posto in finale. La statunitense ha infatti superato 6-4 6-3 un’ottima Simona Halep, mentre la tennista di Cracovia ha prevalso col punteggio di 6-2 7-6(3) sulla ceca Petra Kvitova. Avanzano dunque le due teste di serie più accreditate della prima metà del seeding, protagoniste, rispettivamente contro la quinta e l’ottava giocatrice del tabellone, dei due quarti di finale maggiormente pronosticabili all’inizio della manifestazione.
La polacca Agnieszka Radwanska mette subito in chiaro le cose nel primo parziale, chiuso per 6 giochi a 2 in trentotto minuti: il suo tennis cinico, fatto di angoli e geometrie, manda subito fuori giri la ceca, che non sfrutta ben quattro palle break nel quarto game e perde per due volte il proprio turno di servizio, nel terzo e nel quinto gioco. Molto più equilibrio nel secondo parziale: dopo due immediate occasioni di break non sfruttate, nel game d’apertura, da “Aga”, è Petra Kvitova a piazzare il suo primo acuto nel quarto gioco, strappando a 30 la battuta all’avversaria e salendo 3-1. La testa di serie numero 3 del seeding reagisce immediatamente, cogliendo il contro-break nel game seguente, ma ancora una volta la ceca allunga nel sesto gioco ed ulteriormente nel settimo, portandosi sul 5-2. A quel punto si addormenta, subendo un parziale di 12 punti a 3 e permettendo alla tennista di Cracovia di rientrare nel set sul 5-5. Inevitabile tie-break: la Radwanska sale subito 4-0, grazie a due mini-break concessi dall’avversaria, troppo fallosa al servizio (saranno sette in totale i doppi falli) e da fondo campo; chiude in un’ora e 37 minuti aggiudicandosi il tie-break per sette punti a tre. La giocatrice polacca coglie la sua diciottesima vittoria stagionale (a fronte di due sole sconfitte), bissando il successo ottenuto pochi mesi fa nell’atto conclusivo delle WTA Finals di Singapore, quando si impose in tre set proprio contro la ventiseienne di Bilovec. Ritrova inoltre la seconda posizione nel ranking, superando in classifica la tedesca Angelique Kerber. Coglie la sua undicesima semifinale in carriera in un Premier Mandatory, la terza a Indian Wells dopo quelle del 2010 e del 2014. Per Petra Kvitova si tratta del primo risultato positivo in stagione, dopo un inizio di 2016 in cui aveva collezionato solo eliminazioni a primo e secondo turno; tuttavia continua la sua scarsa confidenza col torneo californiano, in cui non si è mai spinta oltre i quarti di finale, già raggiunti nel 2013.
Nel secondo quarto di finale in programma, Serena Williams si sbarazza in settanta minuti di Simona Halep, quinta forza del torneo, con un perentorio 6-4 6-3. Maggiore equilibrio nel primo parziale, in cui la rumena va avanti di un break già nel terzo gioco, salendo 2-1. La testa di serie numero 1 del seeding replica però immediatamente nel quarto game e, alla terza occasione, passa direttamente a condurre nel sesto, portandosi sul 4-2 a proprio favore. L’attuale numero 5 delle classifiche WTA tenta un timido risveglio, ottenendo il contro-break al nono gioco, ma è costretta ad arrendersi nel game successivo, con la statunitense che chiude 6-4 al terzo set point. Nel secondo set salgono le percentuali di Serena al servizio: sono 15 i punti realizzati su 18 prime palle in battuta, sale notevolmente anche la percentuale di realizzazione con la seconda, dal 33 al 62%. L’allungo decisivo arriva nel sesto game, con l’unico break del secondo set, a 30, a favore della trentaquattrenne di Saginaw. La giocatrice più forte del pianeta non concede dunque altre chance all’avversaria: si impone per sei giochi a tre e ottiene la settima vittoria su otto confronti diretti contro Simona Halep, che riuscì a imporsi solo nell’ottobre del 2014 nella fase a gironi delle Finals di Singapore, peraltro poi vinte dall’americana, che in finale si prese la rivincita proprio contro la stessa rumena. Per Serena Williams si tratta della decima vittoria stagionale, a fronte di una sola sconfitta patita in finale agli Australian Open (vs Angelique Kerber): sempre più vicina a un titolo che manca da ben quindici anni sulla sua bacheca, da quel lontano 2001 in cui i pesanti insulti razzisti ricevuti costrinsero lei e la sorella Venus a non prendere parte alla manifestazione negli anni successivi.
In semifinale affronterà una giocatrice, Agnieszka Radwanska, in grandissima forma, ma che ha sempre battuto e a cui ha concesso un solo misero set nei nove precedenti. Sulla carta dovrebbe essere un incontro senza storia, ma la polacca vista negli ultimi giorni è forse la migliore versione di tutta la sua carriera. Oggi in campo i due quarti di finali della parte bassa del seeding: la sorprendente Daria Kasatkina affronterà la ceca Karolina Pliskova nel primo match in programma (ore 19 italiane), mentre la giustiziera di Roberta Vinci, Magdalena Rybarikova, sarà opposta alla forte bielorussa Victoria Azarenka, che conduce 2-0 nei precedenti e che vuole tornare a ruggire in California dopo il successo del 2012.