Giornata all’insegna delle semifinali, al WTA International in scena ad Hong Kong. Nel primo match di giornata, Kristina Mladenovic ha avuto la meglio su Daria Gavrilova; nella finale di domani affronterà Caroline Wozniaki, che ha spazzato via Jelena Jankovic in due set.
Nel primo incontro di giornata Kristina Mladenovic ha ottenuto l’accesso in finale battendo Daria Gavrilova in due set, col punteggio di 7/5 – 6/3.
Primo set dominato dai break: alla fine saranno 7 (su 12 giochi), 4 a 3 per la giocatrice francese, che ha ottenuto quello decisivo proprio nel dodicesimo e ultimo gioco del set. Nel secondo parziale la transalpina è riuscita a limitare maggiormente gli errori, a salvare 4 palle break sulle 5 concesse e a sua volta a concretizzare 2 delle 7 chances avute sul servizio della Gavrilova. Alla fine, anche le statistiche premiano la Mladenovic, che ha vinto oltre il 50% dei punti sia al servizio che in risposta, ed ha portato a casa 12 punti in più della sua avversaria.
Con la vittoria di oggi la Mladenovic “vendica” la sconfitta subita nell’unico precedente con la tennista australiana, sconfitta rimediata durante gli ultimi Australian Open, 11/9 al terzo set.
Per la francese, inoltre, la finale di domani sarà la terza della sua carriera (a livello WTA Tour), la seconda dell’anno dopo quella persa a giugno ad s-Hertogenbosch (là si arrese in due set a Coco Vandeweghe).
Sulla strada tra lei e il primo titolo della sua carriera vi sarà Caroline Wozniacki, che nella seconda semifinale ha liquidato Jelena Jankovic in due comodi set ed ha chiuso 6/3 – 6/4.
Nell’ora e quarantuno minuti che le ha viste scontrarsi, la danese ha avuto la meglio sulla campionessa in carica del torneo.
Match altalenante nel corso primo set: dopo un vantaggio iniziale della Jankovic – che si era portata sul 2/1 ed aveva ottenuto il break dopo una serie di 8 punti consecutivi – vi è stata una serie di break e contro-break, che ha portato le giocatrici sul 3 pari. Da lì in poi è stata la Wozniacki, più aggressiva e decisa con i suoi colpi, a prendere il largo: dopo aver ottenuto il break nell’ottavo gioco, ha chiuso il primo set 6-3.
Nel secondo parziale è la danese a partire bene, anzi benissimo: immediato 4/0 e possibilità di salire addirittura sul 5/0, scongiurata dalla Jankovic nel quinto gioco. Forse rinvigorita e rimotivata dall’aver salvato quel game, la Jankovic ha dato inizio ad una rimonta dal sapore clamoroso, specie per come era andato il set fino ad allora: dopo essersi portata sul 4/3, la serba ha avuto anche due opportunità per contro-breakkare una seconda volta la Wozniacki e pareggiare nuovamente il punteggio. Brava la danese a salvare le due palle break, e brava anche a non concedere ulteriori chances alla sua avversaria fino al termine della partita, che ha chiuso abbastanza comodamente.
La serba alla fine è sembrata stanca e scarica (probabilmente a causa del faticoso quarto di finale giocato ieri contro Alizé Cornet, vinto in rimonta e durato 2 ore e 20); tutt’altro che eccezionali le sue percentuali al servizio, con cui in totale ha ottenuto solo il 49% dei punti (meno della metà, quindi).
Per la Wozniacki un’altra convincente prestazione, l’ennesima di quest’ultima parte della sua stagione (in Asia ha vinto 13 partite su 15 giocate fin’ora e ha conquistato il titolo a Tokyo); domani giocherà la quarantaduesima finale della sua carriera (bilancio attuale nelle finali: 24 vittorie a fronte di 17 sconfitte) contro un’avversaria che in passato ha già battuto due volte, entrambe nel 2014, senza concederle mai neanche un set.