Il Wta International di Guangzhou conosce finalmente i nomi delle due finaliste che si contenderanno il trofeo, ossia Jelena Jankovic e Lesia Tsurenko, al loro secondo confronto in carriera (Jelena si è aggiudicata il match disputato ad Indian Wells nel 2015). La serba, testa di serie numero 2, ha sconfitto Ana Konjuh con lo score di 7-5 7-6(7) in un’ora e 46 minuti, al termine di un incontro molto tirato che le consente di poter continuare a sperare nel bis dopo il successo ottenuto nella passata edizione.
Nella frazione inaugurale è proprio la giocatrice belgradese a sprintare meglio dai blocchi issandosi sul 3-1, al quale però la croata risponde presente come testimonia la striscia di tre game consecutivi che la rimettono in carreggiata. Sul 5-4 la terza favorita del seeding si ritrova sotto 15-40, a cui corrispondono altrettanti set point, tuttavia Ana si dimostra caratterialmente matura annullando nel complesso tre palle set per la frustrazione della sua avversaria. Jelena capisce che è il momento di tenere i nervi saldi e non a caso l’allungo è soltanto questione di tempo, poiché nel turno di servizio successivo la prima opportunità si rivela quella buona permettendo alla serba di incamerare un prezioso vantaggio. Il secondo parziale sembra uno show della Konjuh che si invola addirittura sul 4-1 pesante, apparente preludio ad un epilogo alla distanza. La concentrazione di quest’ultima si rivela però fragile come la sua giovane età, la Jankovic dimezza lo scarto e nel momento in cui la tennista classe ’97 va alla battuta per aggiudicarsi il set arriva l’aggancio senza nemmeno concedere set point. Si giunge dunque senza ulteriori scossoni al tiebreak, dove il contraccolpo psicologico appare abbattersi sulla numero 54 del ranking. La Jankovic sale rapidamente 3-0, frutto di altrettanti errori dell’avversaria, ma per non essere da meno restituisce un filotto di cinque punti a uno che portano la croata ad avere due set point sul 6-4. Le chance svaniscono entrambe così come il primo match point in favore della campionessa belgradese, finchè sull’8-7 una risposta letteralmente gettata via dalla Konjuh regala all’ex numero 1 del mondo la 21esima finale in carriera, solo la prima nel 2016.
Nella seconda semifinale la Tsurenko ha domato senza particolari difficoltà la rivelazione Kontaveit, arresasi per 6-4 6-2 in appena un’ora e 18 minuti di gioco. L’ucraina si è subito avvantaggiata di un break nella frazione inaugurale dovendo però fare i conti con la reazione della sua avversaria, caparbia nell’impattare sul 4-4 grazie ad una buona incisività in risposta. L’inerzia, tuttavia, è sempre rimasta saldamente nelle mani della numero 80 delle classifiche, che ha compiuto un nuovo allungo di due game grazie ai quali ha definitivamente piegato la resistenza della giocatrice estone. Il secondo set ha avuto infatti ben poco da dire visto che la Kontaveit è riuscita a chiudere l’emorragia soltanto quando ormai il passivo segnava un pesante 4-0, comodamente mantenuto dalla Tsurenko fino al 6-2 conclusivo. La tennista di Kiev andrà alla ricerca domani del secondo sigillo a livello Wta, che farebbe il paio a quello centrato nel 2015 a Istanbul.