Il brutto tempo è definitivamente alle spalle a Gstaad, ancora una giornata con programma raddoppiato ma gli organizzatori del torneo, che fino a ieri mattina – venerdì – non vedevano concluso nemmeno il primo turno, possono tirare un sospiro di sollievo: in due giorni sono riusciti a completare il primo turno e a disputare ottavi, quarti e semifinali.
Alle ore 11 sul campo centrale e sul campo numero 1 una doppia sfida Svizzera-Germania valida per i quarti di finale della parte bassa del tabellone, orfana di Jelena Jankovic eliminata a sorpresa dalla rivelazione del torneo Rebeka Masarova. Un due a zero secco per le padrone di casa. E proprio la neocampionessa del torneo juniores del Roland Garros ha continuato ad impressionare e ad esaltare il pubblico svizzero sulla Roy Emerson Arena superando in due set la più quotata Annika Beck, numero 38 del ranking e testa di serie n. 5. Per Masarova, diciassette anni da compiere il 6 agosto prossimo, l’ennesima prova di maturità: partita dai blocchi al rallentatore, ha per due volte recuperato un break di svantaggio con il suo gioco fatto di potenza e anticipo (è tra le ragazze più alte del circuito, sopra il metro e ottanta) ma anche del giusto coraggio, riuscendo a far suo il primo parziale con allungo al dodicesimo gioco. Nel secondo set Beck è diventata ancora più vulnerabile al servizio e Masarova ha potuto chiudere agevolmente con il punteggio di 6-2. Viktorjia Golubic è invece riuscita a superare per la prima volta Carina Witthoeft, vincitrice di entrambi i precedenti: un incontro in pieno stile Wta, con il servizio che è tutto fuorché un vantaggio, deciso da due tie-break nei quali la giocatrice Golubic ha dimostrato maggiore freddezza. Le due svizzere si sono affrontate poco dopo ma evidentemente per la giovane Masarova si è trattato di un impegno eccessivo sia a livello fisico che mentale e ha finito per cedere in poco più di un’ora a Golubic che centra così la sua prima finale in carriera. Per Masarova un esordio comunque soddisfacente nel circuito Wta. con la semifinale si assesta intorno alla posizione 320 del ranking, lei che a inizio settimana era n. 797.
Decisamente più probante la parte alta del tabellone presidiata dalla numero 1 e dalla numero 3 del seeding, Timea Bacsinszky e Kiki Bertens. Entrambe nei quarti di finale non hanno incontrato alcuna difficoltà a sbarazzarsi rispettivamente di Johanna Larsson e di Irina Khromacheva. La successiva semifinale vede dunque in campo due delle giocatrici più in forma su terra battuta. Timea Bacsinszky sembrava gestire facilmente l’incontro e nel primo set si portava avanti 5-2 con doppio break. A quel punto il black out della svizzera e la secca rimonta dell’olandese che si aggiudica i cinque giochi consecutivi. Anche nel secondo parziale Bacsinszky si porta avanti di un break ma non riesce nuovamente a capitalizzare il vantaggio. Il set arriva al tie-break nel quale la svizzera scompare nuovamente dall’incontro e consegna il pass per la finale a Bertens dalla quale aveva perso anche nei quarti di finale all’ultimo Roland Garros.
Finale domani mattina alle ore 11, prevista ancora una giornata di sole con temperature che dovrebbero finalmente superare i 20 gradi.
Risultati semifinali:
(3) K. Bertens b. (1) T. Bacsinszky 7-5 7-6(1)
V. Golubic b. (WC) R. Masarova 6-3 6-2
Risultati quarti di finale:
(1) T. Bacsinszky b. (6) J. Larsson 6-0 6-1
(3) K. Bertens b. I. Khromacheva 6-3 6-1
V. Golubic b. C. Witthoeft 7-6(4) 7-6(4)
(WC) R. Masarova b. (5) A. Beck 7-5 6-2