Dall’inviato ad Eastbourne, Giulio Gasparin
Nonostante la pioggia, si sono giocati molti match combattuti al terzo turno del WTA Premier di Eastbourne e anche in sala stampa si sono susseguite le interessanti dichiarazioni di molte delle protagoniste, tra cui Elena Vesnina che ha parlato anche dell’esclusione degli atleti russi da Rio 2016, ma anche Caroline Wozniacki della sua attesa di risposta sulla partecipazione all’evento a cinque cerchi. Il meglio dalla sala stampa è quindi stato raccolto nel podcast qui di seguito in lingua inglese e tradotto parzialmente nelle dichiarazioni sottostanti.
Monica Puig b. Caroline Wozniacki 4-6 6-3 6-4
Sul match:
“Penso che il match sia stato in bilico tante volte e non ero in controllo di quanto succedeva. Lei è una grande giocatrice e ti obbliga a giocare al meglio tutti i punti, quindi è stato solo grazie al fatto che ho tenuto fede al mio piano di gioco che sono riuscita a portare a casa il match. È stato un incontro equilibrato, anche se il punteggio non lo dimostra, ma lo è stato. Per cui sono molto contenta che l’abbia portata a casa”.
Sull’aver chiuso con un ace dopo un doppio fallo:
“Ho pregato per un ace, ad essere sincera. Sai, sul match point, anche se sei 40-15, sai che tutto può ancora succedere e ci sono sempre i nervi tesi per chiudere, perché sai che l’altra potrebbe far andare il braccio e mettere a segno due vincenti. Mi è successo in passato e quindi sul primo match point pensavo solo a mettere la prima in campo ed invece ho fatto un doppio fallo, sicuramente non come volevo giocarmi il primo. Per cui mi sono messa a pregare per un ace sul secondo e per fortuna è atterrato dritto sulla T!”.
Sulla qualifica a Rio 2016:
“Per me è stata un motivo di pressione fino al Roland Garros, anche se il mio coach mi diceva di non preoccuparmi e di non pensarci. Ovviamente c’erano tante ragazze che stavano combattendo per quegli ultimi posti e quindi mi sono messa tanta pressione addosso, ma sono stata fortunata che arrivando al terzo turno sia riuscita ad assicurarmi un posto a Rio”.
“La qualifica non era tra i miei obiettivi ad inizio anno, non pensavo di averne la possibilità, poiché ero fuori dalle prime 100, poi invece, tutto d’un tratto, ero in lizza e ora ce l’ho fatta. È stata una qualifica fantastica, per me, rappresentare la mia nazione ai Giochi Olimpici è un sogno, qualcosa che ho sempre desiderato fare, per cui mi godrò il momento perché saranno i miei primi Giochi!”.
Caroline Wozniacki
Sul match:
“Penso che oggi lei sia stata molto solida, non ci sono stati molti errori e lei ha giocato ad un livello molto alto. Per quanto mi riguarda, non si scala l’Everest in un giorno, ma penso di aver giocato bene, quindi sono contenta. Poi mi sento bene e anche questo mi fa molto piacere…”.
Sul fatto che ancora non sa se prenderà parte all’Olimpiade:
“Alla fine dei conti, non è più nelle mie mani, quindi non me ne preoccupo, non posso preoccuparti di cose che non posso controllare. Qualunque sarà la decisione che prenderanno, io la accetterò e mi muoverò di conseguenza. Ovviamente voglio andare a Rio e voglio essere la portabandiera, voglio vivere l’esperienza olimpica e vincere una medaglia. Ma se decideranno che non posso andarci, allora prenderò una settimana e preparerò gli eventi che seguiranno.”
Su David Kotyza:
“Abbiamo iniziato a lavorare assieme e subito mi sono fatta male, non avevo ancora avuto un giorno di pausa, quindi non è stato dopo tanto mi sa. Ma sono cose che succedono, appena ho potuto appoggiare il piede abbiamo cominciato di nuovo a lavorare ogni giorno su alcuni aspetti tecnici. Alla fine penso che stia andando bene, lui è un ottimo allenatore, conosce il circuito femminile e quello che mi spiega. Penso che sia anche una bella cosa per mio papà, che ora può allontanarsi un po’. Lui ha sempre voluto questo e non è che ringiovanisce con gli anni. Quindi penso che sia una bella combinazione per me.”
Agnieszka Radwanska b. Eugenie Bouchard 6-3 6-3
“Direi non male oggi, sicuramente meglio di ieri. Penso di aver giocato un buon match dall’inizio alla fine. Ci sono stati un paio di break, ma penso che il mio servizio sia stato la chiave del match. Sono molto contenta di aver recuperato nel secondo e chiuso in due set. Mi sento molto bene in campo e penso che le condizioni siano decisamente migliori di ieri, per cui sono riuscita a fare quello che volevo”.
Sul rapporto con la sorella Urszula:
“Siamo sempre in contatto, a volte anche prima delle nostre partite: parliamo molto e ci sentiamo anche quando giochiamo negli stessi orari, la prima cosa che faccio è controllare se lei è ancora in campo o abbia finito. Ovviamente la cosa migliore è quando giochiamo entrambe negli stessi tornei, ma non possiamo farci nulla al momento, per lei non è facile essendo stata infortunata a lungo”.
Su quale sport avrebbe fatto se non avesse scelto il tennis:
“Bella domanda, ma se avessi lo stesso fisico che ho ora non avrei molte possibilità, di sicuro non pallavolo o basket! Non saprei…forse la ginnastica artistica, ma non mi piace l’idea di uno sport dove a 20 anni sei vecchia! Il golf? Certo, perché no, da quel che so si fanno molti soldi con il golf!”
Elena Vesnina b. Madison Brengle 7-6 6-4
“Mi sento sempre bene quando torno qui ad Eastbourne, dalla prima volta che ci sono venuta. L’erba è veramente perfetta qui, anche se le condizioni sono difficili con il vento e l’umidità, ma io mi sento bene, come ogni volta”.
“Ovviamente ho dei ricordi stupendi, nel 2013 ho vinto ed è stata una soddisfazione enorme per me. Quando vedi i nomi delle vincitrici di questo torneo la soddisfazione sale ancora di più: ci sono le foto di grandi campionesse del come Martina Navratilova, la Davenport… cioè, mostri sacri del tennis hanno vinto qui e questo non può che renderti orgogliosa”.
Sul aver vinto 3 tiebreak consecutivi:
“Comincio a sentirmi come Karlovic in campo. Okay, non faccio tanti ace ma… forse più come Isner, vinco solo al tiebreak! Ma non chiamarmi Elena Isner, sono sposata ora!”
Sulla sospensione degli atleti russi da Rio:
“Già, purtroppo è stata proprio una brutta notizia e mi rende molto triste se devo essere onesta. Non penso sia stata la decisione giusta quella di non permettere agli atleti puliti di partecipare: per loro è un sogno andare all’Olimpiade, un obiettivo per la vita e si sono allenati per anni per questo e per ottenere una medaglia. Penso sia molto triste e mi dispiace molto”.
Johanna Konta b. Petra Kvitova 6-7 6-4 6-0
Kvitova, sul match:
“Penso che il punteggio sia più terribile della partita. Lei ha risposto benissimo eppure io penso di aver servito bene, avevo anche una buona percentuale di prime in campo, ma niente, tornava sempre tutto. È stato un match duro per me e onestamente non so come sia successo. Non penso il 6-0 sia veritiero, però così è e sicuramente non mi piace vedere quello 0”.
Sul fatto che anche nel calcio non è andata bene:
“Agli Europei? Oh mio… è stato orribile. Anche se non ho seguito tantissimo se non per via dei miei allenatori, però sì, abbiamo giocato proprio male e per questo ce ne torniamo a casa… come me insomma, anche se io ora vado a Wimbledon, però è simile sì”.