dall’inviato ad Eastbourne, Giulio Gasparin
Con la sconfitta di Sara Errani per mano di Andrea Petkovic con il punteggio di 6-1 3-6 6-4, sono uscite di scena tutte le azzurre presenti in tabellone al WTA Premier di Eastbourne, ma la sconfitta della tredicesima testa di serie non è arrivata senza polemiche per diverse chiamate discutibili per entrambi le parti, l’ultima sul match point che ha chiuso la partita. Resta per l’azzurra un match da cui, una volta fatti sbollire i fumi della rabbia per una sconfitta così sofferta e tolto il rammarico per aver avuto chance di andare 4-0 nel terzo, ci sono diversi aspetti positivi da portare a Wimbledon, nonostante la superficie tutt’altro che favorevole.
Come nel match precedente sullo stesso campo, anche la Errani ha iniziato il match palesando le poche ore passate sull’erba di recente, soprattutto in condizione di partita. Si è fatta trovare più pronta infatti la Petkovic, che pronti-via si è subito messa a macinare il suo gioco fatto di palle costanti, ad un ritmo elevato e ben piazzate. In un batter d’occhio il match ha visto la tedesca issarsi sul 5-0, con una Errani quasi sconsolata mentre Pablo Lozano cercava di scuoterla al cambio campo, quasi a dirle che la superficie non era una motivazione per non combattere. Il set non si è riaperto, ma l’azzurra ha trovato il primo game della partita, cominciando da lì a macinare un tennis migliore e che non lasciasse carta bianca alla Petkovic.
Perso il primo set 6-1, la bolognese è scesa in campo con un altro piglio, cercando di spingere di più con un dritto un po’ meno carico e cercando di usare anche qualche variazione in più. Lottando punto a punto, la Errani si è portata in vantaggio per la prima volta nel match, portandosi sul 2-0. Ceduto il servizio nel game successivo, l’azzurra ha continuato a combattere e a termine di un game infinito ha ripreso il break di vantaggio, mandando su tutte le furie la Petkovic che dopo aver sbattuto la racchetta con rabbia a terra ha ricevuto un warning. Per evitare di concedere un punto, nel gioco successivo anziché sbattere l’attrezzo a terra, la tedesca si è colpita più e più volte sulle gambe e al cambio campo ha preso a botte anche il proprio borsone. Nemmeno l’intervento del coach l’ha aiutata a calmarsi e con una serie di ottimi punti, la Errani si è aggiudicata un altro break e la possibilità di servire per il set sul 5-1.
Si è però interrotta sul più bello la striscia positiva della romagnola, che innervosita da una chiamata molto dubbia ha concesso due palle break, ma dopo averle salvate, non è riuscita a fare i due punti successivi. In una nota di colore, lamentandosi con la giudice di linea che ha chiamato buona una palla probabilmente larga della tedesca, le ha consigliato di togliersi gli occhiali da sole, visto che di sole non ce n’era. Pur lottando, nel game successivo la Errani non è riuscita ad avere palle set, ma sul proprio servizio ha chiuso 6-3 alla prima occasione utile, con una facile chiusura a rete.
Sulla scia della chiusura del primo set e continuando ad insistere con quella tattica propositiva che l’aveva aiutata nel secondo, l’azzurra si è portata subito avanti anche nel set decisivo, spingendo sia di dritto che di rovescio ad ogni buona occasione, mescolando le carte con dropshot e discese a rete. Sul 3-0 è sembrato che la numero 2 d’Italia potesse allungare ulteriormente, ma una risposta di carattere della tedesca e molto vento, hanno reso complicato il game al servizio, in cui è arrivato poi il break in favore della Petkovic. Rinvigorita dall’aver fermato la serie di game in favore dell’italiana, la tedesca ha cominciato a sbagliare meno e riprodurre con continuità il suo tennis di continua aggressione da fondo, arrivando a pareggiare il computo del game sul 3-3.
Con caparbietà, la numero 13 del tabellone non ha lasciato che il momento la facesse uscire di testa e dopo aver annullato una palla per il sorpasso, ha breccato la Petkovic per riprendere la testa nel punteggio, ma da lì le cose si sono fatte sempre più ardue. L’italiana infatti non è riuscita a convertire due palle game consecutive ed ha nuovamente perso il servizio, vedendo il match nuovamente in parità e poi, per la prima volta, la tedesca in vantaggio, dopo che questa ha tenuto il servizio. Chiamata a servire per allungare l’incontro, la Errani ha salvato ben 4 palle match, ma sulla quinta una chiamata in ritardo ha dato il match alla Petkovic, scatenando la rabbia dell’azzurra, che si è congratulata con l’avversaria ma ha avuto da discutere con il giudice di sedia.