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Al Wta Premier di Eastbourne si sono decise le finaliste dell’ultimo match su erba della stagione femminile prima del tanto atteso slam di Wimbledon. Le due protagoniste del tradizionale evento che si disputa sulla costa meridionale inglese saranno Dominika Cibulkova, vittoriosa oggi sia su Agnieszka Radwanska che su Monica Puig, e Karolina Pliskova, dopo le vittorie su Elena Vesnina e Johanna Konta.
La pioggia non ha giovato nuovamente ad Agnieszka Radwanska, che dopo il match che l’ha vista uscire per mano di Coco Vandeweghe a Birmingham, è caduta nuovamente vittima delle interruzioni di gioco. Dopo un set e mezzo in pieno controllo nella serata di ieri, la polacca ha subito perso il break di vantaggio con cui aveva abbandonato il circolo ieri ed ha poi perso al tiebreak il secondo set da Dominika Cibulkova. Il terzo set ha poi visto il gioco delle parti invertito e seppur solo un break ha segnato la vittoria della slovacca, la sensazione data dalla numero 21 del mondo era quella di un maggior controllo nella sua aggressione, mentre la polacca scivolava sempre più lontana dalla riga di fondo. Con un 4-6 7-6 6-3, la Cibulkova si è quindi qualificata per la semifinale di qualche ora più tardi.
Nel mentre, Karolina Pliskova ha letteralmente smantellato la resistenza della vincitrice del 2013 Elena Vesnina, che dopo la sospensione sul 4-0 per la ceca e solo tre punti vinti, non è riuscita ad invertire la tendenza. La russa ha poi dichiarato di aver avuto un problema al polpaccio, motivo per cui si è ritirata anche dal doppio appena dopo la fine del match di singolare chiuso dalla Pliskova 6-1 6-3.
Sul centrale è poi scesa in campo la beniamina di casa Johanna Konta, che ha dovuto lottare duramente per avere la meglio della sempre insidiosa Ekaterina Makarova. La russa ha faticato a trovare il proprio miglior tennis nel vento e dopo aver sprecato troppe occasioni nel primo parziale è sembrata piuttosto rassegnata nel secondo, nonostante il risultato sempre in equilibrio. La giustiziera di Roberta Vinci ha infatti servito per il primo set sul 5-4 e poi avuto più volte un minibreak nel tiebreak, ma ha finito per perdere il parziale. Nel secondo non ha quasi lottato negli ultimi due giochi, consegnando il break e poi la partita alla Konta, che con un bel 7-6 6-4 si è aggiudicata un posto nella seconda semifinale.
La prima finalista è uscita da un match molto rapido tra Dominika Cibulkova e Monica Puig: pur avendo potuto godere di più riposo, la portoricana non è riuscita ad entrare mai in partita, mettendo a segno una performance troppo fallosa e decisamente diversa dalle ottime partite giocate in questa sua rincorsa alla semifinale. La slovacca, di contro, ha mostrato l’ottima qualità di tennis già proposta in mattinata per avere la meglio della numero 1 del seeding, giocando un tennis aggressivo ma solido, capace di tanti vincenti, ma anche pochi errori. La combinazione dei due ha messo sempre più pressione all’americana, che senza grande resistenza si è dovuta arrendere 6-2 6-1. Per la numero uno di Slovacchia si tratta della quarta finale stagionale, su altrettante superfici diverse dopo quelle giocate ad Acapulco sul cemento, Katowice indoor e Madrid sulla terra.
Molto più combattuta invece è stata la seconda semifinale, dove forte del supporto del numero pubblico di casa la Konta ha provato a vincere il primo scontro con la Pliskova dopo 4 successi per la ceca. Giocando il suo solito tennis solido, fatto di ottimi angoli e qualche ottima soluzione di tocco, la britannica ha tenuto agevolmente i propri turni al servizio, ma ha faticato a trovare continuità in risposta, soprattutto per via della varietà al servizio della numero 17 del mondo. Nel tiebreak, però, è stata la tennista di casa a prendere la testa della corsa e senza mai perderla chiudere con un ottimo tocco smorzato che ha mandato il pubblico in visibilio.
La tennista di Louny però non si è fatta intimorire, forse anche memore delle due occasioni precedenti in cui aveva perso il primo parziale e comunque vinto il match. Con rinnovata attenzione, la ceca ha trovato il primo break del match e preso la testa della corsa, quando la Konta è scivolata a terra scoppiando in lacrime più per la paura e il momento complicato nel match che per l’infortunio. Proprio per questo ha chiamato l’allenatore in campo e non il fisioterapista, ma la chiamata non l’ha aiutata ed il set è andato alla Pliskova. Sull’onda dell’entusiasmo, la ceca si è rapidamente portata sul 3-0 con doppio break, ma cedendo per la prima volta il proprio servizio ha rimesso in partita la sua avversaria. Nei successivi due turni di servizio, la ceca ha arrancato, forzata a game molto lunghi, ma ha infine tenuto il servizio, obbligando la Konta a servire per restare nel match. Dopo quasi due ore e mezza di gioco, e con altri due vincenti, uno dei quali uno stupendo dritto lungo linea in risposta, la ceca si è guadagnata l’accesso in finale con il punteggio di 6-7 6-3 6-3 e l’impressionante statistica di 52 vincenti e 21 errori.