La nona giornata del torneo di Wimbledon vede delinearsi le due semifinali del tabellone maschile, che saranno rispettivamente Federer-Raonic e Murray-Berdych. Il quarto di finale più emozionante è stato senza dubbio quello andato in scena come primo match sul Campo Centrale, con Roger Federer capace di imporsi su Marin Cilic con lo score di 6-7(4) 4-6 6-3 7-6(9) 6-3 in 3 ore e 17 minuti di gioco. Lo svizzero è stato incapace di reggere i ritmi imposti dal croato nei primi due set, complice anche una prestazione da parte della testa di serie numero 9 parecchio assimilabile a quella della semifinale di New York, ed infatti erano in pochi ad aspettarsi che l’elvetico fosse in grado di risorgere da uno svantaggio di due set. Invece Roger aggrappandosi alla sua immensa classe ha annullato la bellezza di tre match point nel quarto parziale, conclusosi mediante uno spettacolare tie-break che ha coinvolto tantissimo anche il pubblico tutto schierato dalla parte del sette volte campione. Nel quinto set poi Cilic non ha potuto arginare lo scotto derivante dalle occasioni mancate e ha dovuto alzare bandiera bianca a causa di un break subito nell’ottavo game. Per il campione rossocrociato si tratta della decima rimonta vincente in carriera da uno svantaggio di due set a zero.
Rischia parecchio anche il beniamino di casa Andy Murray, che ha dilapidato un patrimonio di due parziali per poi comunque imporsi per 7-6(10) 6-1 3-6 4-6 6-1 dopo quasi quattro ore di gioco. Semplicemente fantastica la prima frazione coronata da un tie-break altrettanto scoppiettante, durante il quale il francese ha dilapidato tre preziosissimi set point. Nella seconda partita non c’è stata letteralmente storia, tant’è che il transalpino sembrava davvero avviato sulla strada degli spogliatoi. La reazione avvenuta nel terzo e quarto set è stata dunque inattesa, il britannico ha cominciato ad innervosirsi e in alcuni momenti sembrava davvero che la dodicesima testa di serie potesse realizzare l’incredibile exploit. Ed invece, alla fine, Jo ha pagato lo sforzo profuso per la rimonta cedendo nettamente il parziale decisivo, ma non senza prima aver ricevuto il meritato applauso del Campo Centrale.
Milos Raonic approda in semifinale ai Championships per la seconda volta in carriera e lo fa superando Sam Querrey con il punteggio di 6-4 7-5 5-7 6-4. Come era preventivabile tutti e quattro i set si sono conclusi al fotofinish, tuttavia a fare la differenza è stata la maggior qualità espressa dal canadese nei confronti di un avversario che possiede più o meno le sue stesse caratteristiche. Esce comunque a testa altissima il giocatore statunitense che tutti ricorderanno d’ora in poi come colui che ha impedito il Grande Slam a Novak Djokovic. Tomas Berdych raggiunge invece per la ventesima volta un penultimo atto a livello Slam, grazie alla vittoria odierna contro il sorprendente francese Lucas Pouille. Il 7-6(4) 6-3 6-2 finale testimonia che la lotta è durata soltanto nel primo set, complice forse anche la stanchezza accumulata dal transalpino nell’arco delle due settimane.