Il torneo femminile degli Us Open si delinea ai quarti di finale con i match della parte alta del tabellone protagonisti nella giornata odierna. Come era facilmente auspicabile Serena Williams non ha avuto alcun problema a passare il turno, a farne le spese è stata infatti Yaroslava Shvedova che nei quattro h2h ha raccolto appena un set a Wimbledon nel 2012. Quest’oggi la kazaka è stata travolta con un perentorio 6-2 6-3 maturato in appena un’ora e 10 minuti, successo grazie al quale la sei volte campionessa di New York ha potuto risparmiare energie in vista di test più probanti. L’equilibrio si è spezzato immediatamente a causa di un break conquistato in apertura dall’americana, grazie al quale Serena ha potuto fare corsa di testa fin da subito concedendo appena sei punti in risposta all’avversaria. Nella seconda frazione l’equilibrio è perdurato per cinque games, finché sul 3-2 la numero 1 del mondo ha innalzato di nuovo i giri del proprio motore ed è riuscita a scavare un solco insormontabile per una Shvedova impotente. Impressionante il 93% di punti vinti con la prima di servizio per la Williams, a cui si affianca un ottimo bilancio tra vincenti ed errori gratuiti (28-13), mentre la kazaka paga una scarsa incisività in ribattuta oltre ad un cospicuo numero di unforced nel tentativo di aggredire la più quotata avversaria. La campionessa a stelle e strisce raggiunge inoltre per la quattordicesima volta i quarti di finale a Flushing Meadows, dimostrando ancora una volta di voler difendere con le unghie lo scettro del tennis femminile dall’assalto delle rivali.
Prometteva maggiore battaglia la sfida tra Simona Halep e Carla Suarez Navarro, visti anche i precedenti tra le due che mostravano una situazione di perfetto equilibrio sul 5-5. Ad imporsi con autorità, contrariamente alle aspettative, è stata invece la rumena che sbriga la pratica con lo score di 6-2 7-5 al termine di un incontro pressoché perfetto e che ora dovrà vedersela proprio con Serena,di fronte alla quale il passivo recita una vittoria e sette sconfitte. La testa di serie numero 5 ha preso in mano le redini del gioco fin dal primo set volando subito sul 4-1 pesante, un vantaggio che la semifinalista della passata edizione è riuscita a mantenere senza particolari difficoltà. Più ondulato l’andamento del secondo parziale, nel quale ad un break iniziale della Halep ha risposto la reazione dell’iberica, brava a ristabilire la situazione in parità. Quando Simona pizza un nuovo allungo issandosi sul 5-3 la sfida sembra avviata ai titoli di coda, ma il colpo di scena è dietro l’angolo: la spagnola esce dal campo per un paio di minuti, la rumena si innervosisce e finisce per scialacquare il margine acquisito nonostante arrivi due volte a due punti dalla vittoria. L’allieva di Darren Cahill, tuttavia, non ha nessuna intenzione di prolungare la partita, e grazie ad un paio di risposte vincente scava il solco decisivo che gli permette di alzare finalmente le braccia al cielo.
Ad aprire il programma femminile sull’Arthur Ashe è stato il match tra Venus Williams e Karolina Pliskova, quest’ultima alla prima apparizione negli ottavi di uno Slam. L’americana si era aggiudicata l’unico precedente disputato l’anno scorso a Zhuai, tuttavia la ceca è reduce dal successo conseguito a Cincinnati. Ne è uscita fuori una sfida davvero incredibile e piena di colpi di scena, in cui alla fine a trionfare è stata la Pliskova con il punteggio di 4-6 6-4 7-6(3) in quasi 2 ore e mezza di gioco, dopo aver annullato anche un match point alla più blasonata avversaria. Proprio quando la tennista a stelle e strisce sembra ad un passo dai quarti in vantaggio per 6-4 3-1 è giunta inaspettata la reazione di Karolina, brava ad aggiudicarsi quattro games consecutivi prolungando la partita alla frazione decisiva. Sullo slancio dell’inerzia acquisita la numero 1 ceca ha piazzata un nuovo break in apertura, subendo però il ritorno di Venus nell’ottavo gioco. Sul 5-4, come detto, la Pliskova ha annullato un match point prima di strappare nuovamente il servizio all’avversaria sul 5-5. A sua volta, la maggiore delle sorelle Williams non demorde annullando addirittura tre match point sul 6-5, e dopo esser risalita da 40-0 porta le danze al tiebreak. La decima giocatrice del seeding però ha il merito di non disunirsi centrando così un grande scalpo in un torneo importante, oltre a guadagnare per ora quattro posizioni nel ranking che la issano al numero 7.
Ad attendere la sorprendente Pliskova ci sarà un’altra outsider, la diciottenne croata Ana Konjuh, che nell’ultimo match sull’Arthur Ashe ha eliminato tra lo stupore generale la testa di serie numero 4 Aga Radwanska con un periodico 6-4. Ancora una delusione in uno Slam per la polacca, mentre la teenager balcanica si prende la rivincita dopo la sconfitta subita proprio quest’anno a Wimbledon, incontro nel quale la Konjuh fallì 3 match point prima di capitolare 9-7 al terzo anche per via di un infortunio alla caviglia.
Risultati di giornata:
[5] S. Halep b. [11] C. Suarez Navarro 6-2 7-5
[10] K. Pliskova b. [6] V. Williams 4-6 6-4 7-6(3)
[1] S. Williams b. Y. Shvedova 6-2 6-3
A. Konjuh b. [4] A. Radwanska 6-4 6-4