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Roberta Vinci batte rapidamente la padrona di casa Christina McHale nel secondo turno degli Us Open col punteggio di 6-1 6-3 in un’ora e quattro minuti. La vice-campionessa in carica, affronterà nel terzo turno la vincente del match tra la kazaka Putintseva e la tedesca Witthoeft.
Nel primo set, la tarantina è partita subito col piede giusto, servendo nel migliore dei modi e ottenendo anche due ace. Nel primo game di risposta, pur essendosi portata sullo 0-30, ha subìto il ritorno dell’avversaria. Nel quarto game, la tarantina mette la freccia, strappando il servizio alla McHale alla terza palla break del gioco. Dopo aver consolidato il break con relativa facilità , è arrivato anche il secondo break, stavolta di prepotenza, e chiudendo con uno splendido dritto incrociato a stamparsi sugli ultimi millimetri della riga di fondo. Sul punteggio di 5-1, la Vinci ha servito per il set conquistandolo in maniera agevole, ottenendo anche un astuto ace di seconda a chiudere in appena 22 minuti. Oltre ad aver servito in maniera impeccabile, con il 75% di prime in campo quasi tutte trasformate in punto, si è vista una giocatrice molto ispirata, capace di vincere quasi tutti i duelli a rete e dalla buona mobilità , nonostante i noti problemi tendinei.
Ad inizio del secondo parziale, la McHale è apparsa più viva: molto più solida nei turni di servizio, tenuti abbastanza facilmente, e con il diritto entrato finalmente al giusto regime di marcia, dopo un primo set nel quale il miglior colpo dell’americana era stato più spesso croce che delizia. Miglioramento evidente anche in risposta, ma la vice-campionessa in carica, ancora granitica in battuta, è riuscita a non concedere nessuna opportunità . Su qualche approccio in back giocato con un po’ di superficialità dalla Vinci, nonché su qualche smorzata troppo ardita, la McHale formato secondo set è apparsa molto più cinica e incisiva. Nel sesto game è arrivata la prima palla break americana, grazie anche a una prima di servizio che non riusciva proprio a entrare. La McHale non è riuscita ad approfittarne, esibendosi in tre errori consecutivi, il primo dei quali su un tentativo di vincente col cross di rovescio. Nel game successivo, avanti 40-15, la McHale ne ha combinate di tutti i colori, e una Vinci caparbia, con un pizzico di fortuna è riuscita ad ottenere l’insperato vantaggio. Stesso copione anche nell’ultimo game del match, con l’americana che ha tremato sulle palle game e l’azzurra, spietata, a chiudere 6-3.