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Fabio Fognini vince una partita soffertissima (6-7 (9), 3-6, 7-6 (5), 7-5, 6-4) contro Teymuraz Gabashvili e dopo 4 ore e 50 minuti di gioco supera il primo turno degli Us Open. Eccezionale prova di carattere del tennista azzurro, più volte vicino alla sconfitta (Gabashvili ha servito due volte per il match) ma indomito nei momenti di difficoltà . Spesso accusato di scarso attaccamento alle partite, quest’oggi Fabio ha invece mostrato un encomiabile spirito di sacrificio, anche nei momenti in cui il gioco non lo ha assistito. Si profila un secondo turno contro David Ferrer, che da tempo non è più l’infaticabile maratoneta ammirato per tanti anni. Sarà fondamentale recuperare le energie nei prossimi due giorni.
Si trattava del terzo confronto diretto tra il ligure e il tennista russo. Uno a uno il computo dei precedenti, con Gabashvili vincitore sulla terra di Casablanca nel 2009 e Fognini nello spareggio Davis lo scorso anno. Fabio difende gli ottavi di finale del 2015, quando sconfisse Rafael Nadal al terzo turno per poi arrendersi a Feliciano Lopez. Il tennista di Arma di Taggia gioca un primo set scostante. Per due volte avanti di un break, subisce l’immediato contro-break dell’avversario. In più, sul 5-4 in suo favore, Fognini guadagna due set point in risposta, ma Gabashvili si salva, riuscendo ad approdare a un tie-break che sa di beffa per l’italiano. I rimpianti aumentano ulteriormente quando il russo porta a casa il primo set (11 punti a 9), chiudendo al terzo set point dopo averne annullato altri due al ligure (un ace e una brutta risposta di Fognini sulla seconda).
La reazione di Fabio tarda ad arrivare. Anzi, Gabashvili domina i suoi turni di battuta (perderà solo 3 punti nel secondo set) e si fa sempre più pericoloso in risposta. L’italiano annulla tre palle break nel quarto gioco, ma nel sesto cede il turno di servizio con una serie di gratuiti. Il russo non è invece in vena di regali. Non concede nulla all’avversario, di par suo insufficiente in risposta, e fa suo il set per 6-3.
Con le spalle al muro, Fabio trova finalmente una reazione. Ma per la terza e poi la quarta volta nel match, a un break dell’azzurro segue un immediato contro break del numero 105 del mondo (il secondo condito da ampi gesti di nervosismo del ligure, scatenato da due chiamate per fallo di piede). Con lo stesso identico andamento del primo set, i due giocatori arrivano fino al 4-4. Alla terza palla break per il russo, Fognini commette un errore di dritto a campo spalancato. Gabashvili può servire per il match, ma subisce il colpo di coda dell’italiano, che con uno splendido rovescio lungo-linea conquista il game del 5-5. Arriva un altro tie-break a decidere le sorti del set. Fabio sale 4-1, viene raggiunto sul 5 pari ma gioca con attenzione l’undicesimo punto, che gli frutta un set point. Il rovescio in corsa del russo termina in corridoio. Dopo 3 ore di gioco, Fognini accorcia le distanze nel computo dei set.
Quando Fabio si trova avanti di un break nel quarto (2-1 e servizio), l’incontro sembra definitivamente girato dalla sua parte, soprattutto perché Gabashvili lamenta un fastidio all’adduttore che lo costringe a richiedere l’intervento del fisioterapista. E invece arrivano 4 game consecutivi per il 31enne di origine georgiane, che rapidamente si porta da 1-2 a 5-2. Fognini tiene la battuta nell’ottavo gioco, e ha la forza per rendersi protagonista di un’altra grande reazione d’orgoglio. Senza dover fronteggiare match point, prima rientra in partita sul 5-4, poi conquista un secondo break che lo porta a servire per il set sul 6-5. L’ennesimo game lottato ai vantaggi regala agli spettatori del campo numero 9 un epilogo al quinto set.
Gabashvili claudica da una parte all’altra del campo. Sembra sull’orlo del burrone sullo 0-2, 0-30 al servizio, ma stoicamente rimane in scia, indietro di un solo break. Nell’ottavo game, altra svolta nel match. Il russo recupera il break di svantaggio: 4-4 e finale al cardiopalma. Fognini si trova 0-30 nel nono gioco, grazie a un pregevole passante di dritto. Sul 30-40 ha una palla break, e Gabashvili incappa in un sanguinoso doppio fallo. È lo strappo decisivo. Fabio chiude il set 6-4, ponendo fine, dopo 4 ore e 50 minuti, al match finora più lungo del torneo.