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Siamo giunti all’atto conclusivo della 57esima edizione del Trofeo Bonfiglio. La finale al maschile vedrà opposti il greco Stefanos Tsitsipas, testa di serie numero 2 del torneo e già n.421 del ranking mondiale Atp, e lo statunitense nato a Porto Rico Ulises Blanch. In campo femminile vi sarà la sfida tra la russa Olesya Pervushina e la slovena Kaja Juvan, fisicamente più minuta ma molto brava a disegnare campo e traiettorie. Domani si inizierà alle 12.30, con le ragazze impegnate per prime. A seguire, dopo la premiazione, tocca ai ragazzi. Il tutto, oltre che dagli spalti del campo Centrale del Tc Milano Alberto Bonacossa (ingresso gratuito), anche in diretta tv su SuperTennis, canale 64 del digitale terrestre e 224 del pacchetto Sky. Semifinali a senso unico quelle maschili, con il greco Tsitsipas – seguito a bordo campo dalla famiglia – capace di lasciare soltanto 5 game allo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina. Mai in partita, nonostante le accelerazioni di diritto che lo avevano portato fin qui e nonostante le meno ore passate sul campo nella giornata di venerdì. Al greco ne erano toccate quasi 5, per la bellezza di sei set, mentre lui (nato a Malaga ma da genitori russi) aveva giocato soltanto 23 giochi in tutto. Scappato via subito in avvio sia di primo che di secondo set, Tsitsipas ha la chance di rimettere la bandiera greca nell’albo d’oro degli Internazionali d’Italia juniores dopo 51 anni e dopo la doppietta targata Kalogeropoulus (1964 e 1965). Stesso canovaccio anche per la prima semifinale, quella della parte alta del tabellone, che ha promosso lo statunitense Blanch. Match senza storia, né nel punteggio (6-2 6-3) né sul campo, con il 17enne austriaco Jurij Rodionov al primo torneo di Grado A mai disputato in carriera.
Per trovare la partita più incerta di giornata bisogna ricorrere al tabellone femminile. Non certo al match che ha visto protagonista Olesya Pervushina, dominatrice di un derby tutto russo su Amina Anshba e chiuso con il punteggio di 6-0 6-3. Ma a quello in apertura di programma del campo Centrale: da una parte la slovena Kaja Juvan, dall’altra la terza russa su quattro semifinaliste, cioè Anastasia Potapova (classe 2001). 6-4 4-6 6-2 il punteggio di un match che è rimasto in bilico fino all’inizio del set decisivo, quando la slovena – proveniente dal tabellone di qualificazione – ha accelerato: 5-0 prima e 6-2 conclusivo poi. Sarà dunque un confronto di stili, un tennis più potente e uno più ragionato e pennellato. A proposito di pennellate, al Tc Milano Alberto Bonacossa nel giorno delle semifinali del Trofeo Bonfiglio non si è giocato solo sui campi, ma anche sui muri di cinta. Grazie all’iniziativa “Ace” e all’attività dell’associazione culturale Stradedarts, anche il Tc Milano Bonacossa fa la sua parte nel progetto di riqualificazione urbana che sta coinvolgendo tutta la città e che tocca anche l’area di San Siro in occasione della finale di Champions. Tra sabato e domenica 50 street-writer hanno impresso i loro graffiti a tema sportivo sul muro di cinta del club sul lato di via Arimondi fino all’incrocio con via Monte Generoso. A testimonianza del fatto che il Trofeo Bonfiglio guarda sempre avanti e non smette mai di stupire anno dopo anno.