Eleonora Molinaro e Adrian Andreev sono i nuovi campioni del Trofeo Bonfiglio. Va in archivio anche la cinquantanovesima edizione del torneo giovanile con il bulgaro che ha sconfitto nell’atto finale Sebastian Baez mentre la lussemburghese ha avuto la meglio della giapponese Yuki Naito.
“Sono felicissima per questa vittoria – afferma la Molinaro – io solitamente preferisco giocare sui campi duri ma anche sulla terra battuta mi sto trovando molto bene in questa stagione”. Una stagione in cui ha raggiunto 5 finali in altrettanti tornei Juniores disputati, Bonfiglio compreso. Ne ha vinte 4, ma quella di domenica sul campo Centrale di via Arimondi è stata la più dura: tre set per avere la meglio sulle variazioni di ritmo della giapponese Yuki Naito, capace di imbrigliarla in una fitta rete di traiettorie alte e liftate, abilmente miscelate a improvvise accelerazioni di puro braccio. Eleonora però non s’è scomposta, pur soffrendo: “Sapevo che cosa dovevo fare, ma ogni tanto è stato difficile trovare il ritmo giusto, adesso sono solo felice per me e per il mio Paese”.
Molto più a senso unico la finale maschile, con il bulgaro Adrian Andreev, e uno completamente fuori asse, sfiancato dalle maratone giocate e vinte tra ottavi e quarti di finale. Il bulgaro, che si allena a Bradenton nell’accademia di Nick Bollettieri, ha avuto vita facile sia a referto (6-3 6-3 in 80 minuti) sia in campo, dove ha quasi sempre dominato grazie anche ai tanti, troppi errori di diritto dell’avversario. Una finale maschile non da fuochi d’artificio, come non da fuochi d’artificio l’atteggiamento post gara del bulgaro. “Come festeggerò? Credo che dormirò, sono veramente molto stanco, troppo stanco”. Come il suo avversario del resto: “Entrambi eravamo al limite delle nostre forze – ha detto il vincitore -, per questo non abbiamo giocato sicuramente il nostro miglior tennis ma di sicuro abbiamo dato tutto quello che avevamo”.