Lo zio ed ex allenatore di Rafael Nadal, Toni Nadal, ha rilasciato un’interessante intervista al quotidiano spagnolo El Pais nella quale commenta lo stato di forma attuale del mancino di Manacor e non soltanto. Reduce dal ritiro a Indian Wells prima della semifinale contro Federer, ecco cosa pensa lo zio Toni dei problemi di Rafa: “Non è un giocatore di tennis, ma una persona infortunata che gioca a tennis. E questo è molto difficile, fino a quando potrà farlo? Forse due o tre anni, forse di più. Semplicemente Rafa vuole continuare a giocare.”
Adesso l’obiettivo si sposta sull’amata terra rossa, con il mirino focalizzato soprattutto sulla caccia al dodicesimo Roland Garros. Negli ultimi giorni Nadal è tornato ad allenarsi sui campi della sua accademia maiorchina, gestita proprio da Toni: “L’obiettivo è migliorare, ancor prima di vincere. Rafa deve concentrarsi su quello che può fare lui, così si costruiscono i successi. Poi nei tornei ci sono anche gli avversari, non possiamo sapere cosa faranno Federer o Djokovic. Deve soltanto pensare a se stesso.” Un commento anche su Carlos Moya, attuale coach di Nadal: “La cosa più importante è che si apprezzano e si rispettano a vicenda, è fondamentale.”
Infine arriva anche una “stoccata” verso i giovani della cosiddetta NextGen: “Ho visto giocare tanti ragazzi giovani e non danno tutto in campo. Ho visto perdere negli anni Nadal, Federer e Djokovic e loro hanno sempre dato il massimo. Quando noi siamo arrivati sul circuito, i migliori giocatori al mondo avevano meno di 25 anni. Oggi i migliori hanno 30, 32 o 37 anni.”