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Volge al termine la prima settimana della stagione tennistica 2017. Sei i tornei disputati che hanno già incoronato i loro campioni: i 250 di Brisbane, Doha e Chennai, a livello Atp; il Wta Premier di Brisbane e i due International di Auckland e Shenzhen per quanto riguarda la Wta.
Concentrandoci sul circuito maschile, Brisbane è stato lo scenario del ritorno alla vittoria – e al grande tennis – di Grigor Dimitrov, che si è laureato campione superando uno dopo l’altro tre top ten: Thiem, Raonic e Nishikori in finale; in quel di Doha, invece, Novak Djokovic è tornato a vincere un titolo (interrompendo un digiuno che durava da quasi sei mesi) battendo in tre set (6-3 5-7 6-4) il numero uno del mondo Andy Murray; infine a Chennai, in India, Roberto Bautista Agut ha avuto la meglio su Daniil Medvedev e ha trionfato in finale per la quinta volta in carriera.
Diamo un’occhiata, più da vicino, ad alcune statistiche dei giocatori in questi primi tornei. Per quanto riguarda il servizio, colui che ha messo a segno piu aces è Ivo Karlovic: negli appena tre matches disputati a Doha ne ha fatti ben 41, a fronte di 12 doppi falli. Sempre in Qatar, buona prestazione alla battuta anche da parte di Andy Murray (39 aces e 9 doppi falli), Tomas Berdych (29 aces), Nicolas Almagro (28 aces) e Jo-Wilfried Tsonga (27 aces); rendimento piuttosto neutro, invece, da parte del vincitore del torneo: per Djokovic 16 aces e 12 doppi falli.
Negli altri tornei, degne di nota le prestazioni al servizio di Milon Raonic, che a Brisbane ha fatto registrare 39 aces e 9 doppi falli; bene anche Stan Wawrinka (27 aces): entrambi hanno giocato 3 partite. A Chennai, il russo Medvedev è arrivato in finale anche grazie ai 34 punti che si è guadagnato col solo servizio (solo 10 doppi falli); per il semifinalista Benoit Paire sono invece 28, a fronte di 15 doppi falli. Da segnalare anche la prestazione al servizio di Marin Cilic, che nella sola partita giocata (e persa) in India ha “stampato” ben 18 aces.
Opaca la prestazione di Rafael Nadal: per lui, nell’arco delle tre partite disputate, gli aces sono stati solo 7 (conditi da 3 doppi falli), media di poco più di 2 a match. Non consideriamo, invece, i dati relativi a Roger Federer (impegnato nella Hopman Cup, torneo esibizione).
Soffermandoci maggiormente sui risultati, i bagel – ossia i set vinti senza concedere nemmeno un game all’avversario – sono stati 4: quelli rifilati da Murray a Jeremy Chardy e da Verdasco a Pospisil, a Doha; quelli di Benoit Paire e Ramos-Vinolas rispettivamente a Bedene e Darcis, a Chennai.
Colui che ha giocato più tie-break è Karlovic (4, tutti vinti), mentre Murray è il giocatore maggiormente impegnato (per lui ben sei set terminati 7-5 o 7-6).
Dando uno sguardo al circuito Wta, possiamo vedere come, tra le trionfatrici dei primi tre tornei dell’anno – Karolina Pliskova a Brisbane, Katerina Siniakova a Shenzhen e Lauren Davis ad Auckland – la Pliskova sia la protagonista indiscussa anche per quanto riguarda i numeri.
La sua cavalcata trionfale nel primo Wta Premier stagionale – sancita dalla netta vittoria arrivata in finale contro Alizé Cornet – è stata scandita da ben 41 aces (a fronte di solo 9 doppi falli), nonché da un solo set perso (il 3-6 rifilatole dalla Vinci nel loro match di quarti) a fronte di ben sei vinti lasciando al massimo due game all’avversaria di turno (un 6-0, due 6-1, tre 6-2).
L’abilità nel servire deve essere indubbiamente un marchio di fabbrica della famiglia Pliskova: Kristyna, sorella maggiore della numero 6 del mondo Karolina, a Shenzhen ha firmato ben 30 aces).
Restando sempre a Brisbane, da evidenziare la prestazione (negativa) della Cornet, riuscita ad arrivare in finale nonostante i 26 doppi falli (10 solo contro nel match contro la Cibulkova) e 15 aces messi a segno nel corso delle sue cinque partite. Proprio la Cibulkova non ha collezionato nemmeno un aces, ma è ben presente nella classifica delle statistiche grazie ai 10 doppi falli commessi.
Bilancio negativo per Katerina Siniakova, che ha vinto il torneo di Shenzhen (eliminando, tra la altre, Simona Halep) anche grazie a 19 aces centrati e nonostante i suoi 21 doppi falli. In terra cinese meglio si sono distinte Julia Goerges (28 aces 21 doppi falli) e la nostra Camila Giorgi: per lei, uscita di scena in semifinale, una settimana da 24 aces e 18 doppi falli.
Infine, ad Auckland, la prestazione negativa (7 aces e 16 doppi falli) di colei che si è laureata campionessa, Lauren Davis, non ha influito in finale contro la sua avversaria Ana Konjuh, sebbene la croata vantasse dalla sua un rendimento migliore al servizio (alla fine gli aces della sua settimana saranno 25, a fonte di 22 doppi falli).
In chiaroscuro le prestazioni della numero uno del mondo Angelique Kerber (6 aces e 14 doppi falli) e di Serena Williams (17 aces e 8 doppi falli, ma in appena due partite); stesso discorso per Garbine Muguruza: per la spagnola, trionfatrice agli ultimi Roland Garros, un bilancio in parità (15 aces e 15 doppi falli). La spagnola è anche colei che ha faticato maggiormente: ben sei i set affrontati e finiti con un punteggio di 7-5 o 7-6 (due i tie-break giocati, uno vinto).