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Emma Raducanu - Foto Mike Frey-Imagn Images/Sipa USA
L’incubo stalker non sembra terminare per Emma Raducanu, tennista britannica impegnata nel WTA 1000 di Dubai. La 22enne, già in passato vittima di attenzioni morbose, ha vissuto una nuova inquietante esperienza. Nel corso del torneo degli Emirati, Raducanu è stata presa di mira da un uomo, che si sarebbe dimostrato ossessivo nei suoi confronti. Il soggetto l’aveva avvicinata lunedì scorso in un’area pubblica, presentandosi tra il pubblico durante la partita contro Karolina Muchova.
L’uomo, seduto tra le prime file, è stato individuato dalla tennista, che è caduta in uno stato di agitazione. Nel corso al terzo game del primo set, Raducanu ha informato il giudice di sedia, per poi scoppiare a piangere e venire confortata sia dall’avversaria che dall’arbitro. Il soggetto è stato allontanato e la WTA ha annunciato che sarà “bandito da tutti gli eventi in attesa di una valutazione della minaccia“. L’inglese ha continuato a giocare, perdendo la partita per 7-6, 6-4.
RADUCANU GIA’ VITTIMA DI STALKING
Sfortunatamente, non si tratta della prima esperienza con uno stalker per Raducanu. Già nel 2022, un giovane si era dichiarato innamorato di lei, tanto da pedinarla ed entrare nella sua abitazione a Londra per sottrarle degli oggetti. Nei confronti del responsabile, i giudici hanno emesso un ordine restrittivo di cinque anni. “La sicurezza delle giocatrici è la nostra massima priorità e i tornei sono indirizzati sulle migliori pratiche di sicurezza per gli eventi sportivi internazionali – ha dichiarato la Wta – La Wta sta lavorando con Emma e il suo team per garantire il suo benessere e fornire tutto il supporto necessario. Restiamo impegnati a collaborare con i tornei e i loro team in tutto il mondo per mantenere un ambiente sicuro per tutti i giocatori“.
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N/z Emma Raducanu (GBR),
fot. Tomasz Jastrzebowski / Foto Olimpik / Sipa USA
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15.11.2024, Malaga, tennis, Billie Jean King Cup Finals, Germany vs Great Britain,
In the picture: Emma Raducanu (GBR),
fot. Tomasz Jastrzebowski / Foto Olimpik / Sipa USA
LO STALKING NEL TENNIS
Il fenomeno dello stalking nei confronti delle tenniste è purtroppo comune. Katie Boulter, connazionale di Raducanu, aveva raccontato in un’intervista la propria esperienza. L’inglese aveva subito pedinamenti, messaggi, minacce via social e attenzioni non richieste, facendole vivere un periodo complesso. Gli stalker assillano le atlete già da diversi anni e una delle storie più raccapriccianti risale al 1993 e vede come vittima Monica Seles.
La jugoslava venne accoltellata durante una partita del torneo di Amburgo, da un uomo che si dichiarò essere fan di Steffi Graf, grande rivale di Seles. L’uomo, con quel gesto, avrebbe voluto ‘restituire il primato mondiale’ a Graf. Seles venne colpita alla schiena e l’aggressione le procurò una ferita di circa un centimetro e mezzo, poi rimarginata. Lo shock psicologico ebbe però un forte impatto sull’atleta, che decise di abbandonare il tennis per due stagioni. Tornata in campo nel 1995, Seles si rifiutò di fare ritorno in Germania per il resto della propria carriera.