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Chiunque conosca Serena Williams sa che la leggenda statunitense odia perdere più di qualunque altra cosa al mondo. La 23 volte campionessa Slam sperava in un finale da favola per la sua carriera agli scorsi US Open, ma queste speranze sono state infrante al terzo turno da Ajla Tomljanovic, con l’australiana che ha trionfato per 7-5 6-7 6-1 dopo quasi tre ore di autentica battaglia. Sono passati ben cinque mesi da quell’incontro, tuttavia Serena Williams non ha smesso di pensarci su: l’ex numero 1 del mondo non è affatto felice di come sia andato quell’ultimo match della sua carriera e ancora si domanda cosa avrebbe potuto fare meglio.
“In realtà non sono affatto soddisfatta di come sia andata, ma solo per il risultato – ha riflettuto Serena alla CBS Morning commentato il giorno del suo ritiro –. Ero lì per andare avanti nel torneo e continuare a vincere. E sì, alla fine la sensazione è stata più o meno come, ‘Non posso credere che abbia lasciato scappar via quella partita’, non ho abbandonato il campo soddisfatta. Ovviamente, si è trattato di un grande momento, porto dentro un buon ricordo del saluto che ho ricevuto e non ho mai sentito di non aver dato tutta me stessa, ma c’è comunque una voce dentro di me che si chiede: ‘Cosa avrei potuto fare meglio quel giorno?'”
Williams, inoltre, ha confermato che un ritorno alle gare non è nelle sue intezioni: a 41 anni, è giunto il momento di dedicarsi ad altri progetti. “Provo un grande dolore quanto guardo le vecchie foto, tutte le immagini dei titoli vinti e dei bei momenti passati in campo. Mi manca tanto lo sport professionistico, tuttavia non ho intenzione di tornare sui miei passi: ho speso letteralmente tutta la mia vita per il tennis ed è tempo adesso di dedicarmi a qualcos’altro”.
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