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Elena R ybakina - Foto Oscar J Barroso/DPPI/IPA Sport 2
Elena Rybakina è delusa e scontenta dopo la decisione della Wta di confermare la sospensione all’ex tecnico Stefano Vukov. Il coach era stato allontanato provvisoriamente lo scorso gennaio per aver violato il codice di condotta del circuito femminile. Questo l’esito di un’indagine indipendente svolta dall’associazione stessa, che ha confermato la squalifica martedì. Ciò che non è stato chiarito, però, è la durata del periodo di sospensione ma soprattutto il motivo che ha portato alla decisione. Non si sa, infatti, qual è di preciso la parte di regolamento violata dal croato, che non potrà seguire ai tornei la numero 7 del mondo. “Per proteggere la riservatezza e l’integrità dell’indagine e dei suoi risultati, non saranno forniti ulteriori dettagli”, è infatti il commento della Wta. Quello che si sa è che l’indagine si è concentrata su alcuni comportamenti di Vukov nei confronti della tennista kazaka.
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La reazione di Rybakina alla conferma della sospensione di Vukov
“Sono molto delusa dalla situazione e da come è andato il processo. Non dirò altro. Mi sto concentrando sulle mie partite, e quando scendo in campo penso solo a come devo giocare. Non è il momento migliore per me, ma voglio rendere al massimo delle mie possibilità”. Così Rybakina ha commentato la vicenda dopo la vittoria su Rebecca Sramkova a Doha. Un successo che le ha permesso di accedere ai quarti di finale, dove quest’oggi affronterà Iga Swiatek.
Come detto, non è chiaro il motivo della sospensione. Secondo quanto ha riportato il New York Times, la vicenda parte da denunce esterne relative a presunte aggressioni verbali di Vukov ai danni della classe 1999. La Wta avrebbe consegnato al croato il documento contenente le accuse e le parole pesanti rivolte alla tennista, definita “stupida”. Inoltre, Vukov le avrebbe detto che “senza di lui sarebbe ancora in Russia a raccogliere patate”. Un rapporto definito “tossico”. La tennista, però, agli Australian Open aveva spiegato di non essersi mai lamentata del comportamento di Vukov, spiegando, anzi, come ribadito in queste ore, di non essere d’accordo con la decisione della Wta.
Da sottolineare, inoltre, come il rapporto tra i due si era concluso lo scorso anno, dopo un lungo percorso insieme: Vukov, infatti, ha seguito Rybakina fin da adolescente, giocando un ruolo importante nella conquista di Wimbledon 2022. Negli scorsi mesi, la separazione e il repentino passo indietro dopo che Goran Ivanisevic, l’ex coach di Novak Djokovic, ha lasciato il suo team in seguito al “periodo di prova” terminato con l’eliminazione al quarto turno degli Australian Open.
La difesa di Vukov
In tutta questa vicenda, il mese scorso erano arrivate anche le prime parole di Stefano Vukov, che ha respinto tutte le accuse. In un commento rilasciato a The Athletic, infatti, il 37enne croato ha affermato di non aver mai abusato di nessuno. È molto probabile che la storia non sia finita qui, visto che Vukov può fare appello contro la decisione della Wta. Intanto, Rybakina continuerà a lavorare con Vukov e con la new entry Davide Sanguinetti, che si è detto pronto a collaborare con l’allenatore croato.