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“Quello che mi piace del tennis è avvicinarmi il più possibile alla perfezione. Quando hai la sensazione di colpire la palla giusta con le sensazioni giuste, vuoi continuare su questa strada e farlo il più spesso possibile. Quando ti avvicini, hai la sensazione di essere perfetto, ed è questa la sensazione che cerco di avere quando sono in campo. Una sensazione che sentiamo cinque, dieci volte l’anno e basta. Il resto del tempo lo passiamo sudando, lavorando duro, colpendo all’infinito”. Holger Rune in queste sue parole a L’Equipe sintetizza perfettamente cosa vuol dire essere un tennista professionista e soprattutto puntare il più in alto possibile.
Il giovane tennista danese spiega come anche da ragazzino rifiutasse di prendersi dei giorni liberi dagli allenamenti: “Quando sei giovane sei in gran forma, devi darci dentro, divertirti! Ed è quello che ho fatto. Ho giocato molto, mi sono divertito molto e allo stesso tempo sono rimasto disciplinato con Lars, mia madre e tutti quelli intorno a me. Ho bisogno di spingermi al limite. Durante i periodi di allenamento ciò significa tre o quattro ore al giorno di tennis, una o due ore di fitness, massaggi e tutto il necessario per recuperare bene. È una giornata lunga, ma mi piace. Quando torni a casa dopo una lunga giornata, quando è ora di andare a letto, non c’è niente di meglio che dirsi ‘Ah, mi sento bene perché ci ho provato!’. È meglio che sentirsi frustrato perché sai di non aver dato il massimo. Mi piace guardare indietro a un giorno trascorso senza avere nulla di cui pentirmi, sapendo che sono riuscito a rispettare la mia dieta anche se tutti vorremmo fare cose normali, come mangiare una torta, per esempio”.
“Il tennis è una vita da sogno per me, a dire il vero – continua Rune – Faccio questo per provare questo tipo di emozioni da quando avevo 6 anni, per competere con i migliori ed essere uno dei migliori. Quando ero più giovane ero più un grinder. E più passano gli anni, più divento aggressivo. Per me è così che si deve giocare. Per essere più efficace, non perché sia più spettacolare”.
A Rune piace essere considerato un po’ il bad boy del circuito: “Mi piace davvero la mia reputazione. Mi piace il mio stato d’animo, sono un combattente, lo dicono tutti, è una bella reputazione. È divertente. Per me è ancora un problema accettare di perdere. Tutti dicono che bisogna saper accettare le sconfitte. Quando perdo una partita sono triste e arrabbiato, è normale. Ma ho tanti amici nello spogliatoio. Conosco bene Carlos Alcaraz fin da quando eravamo più piccoli, Novak è incredibilmente gentile, mi ha aiutato molto. Fucsovics è bravissimo. Ci sono un sacco di ragazzi fantastici nel circuito. Non ho mai avuto problemi. C’è molta gelosia nella vita, questo è tutto quello che posso dire”.
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