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L’annuncio da parte degli organizzatori del Roland Garros di spostare il torneo al 20 settembre ovviamente cambia totalmente lo scenario del mondo del tennis. Il secondo slam, che di solito si disputa a cavallo tra l’ultima settimana di maggio e la prima di giugno, è stato ricollocato dal 20 settembre al 4 di ottobre per l’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus. Tutto ciò ha delle ripercussioni inevitabili all’interno del calendario del 2020: in quelle due settimane si sarebbe dovuto disputare il tour asiatico che, per evidenti ragioni, dunque dovrebbe saltare. Ma c’è un altro interrogativo ancora più importante: il Roland Garros, in questo modo, è collocato a sola una settimana dagli Us Open che vivranno la finale maschile nella giornata di domenica 13 settembre. Con nel mezzo un viaggio intercontinentale e, soprattutto per gli uomini, la fatica di dover giocare tre set su cinque praticamente per un mese di fila in due continenti diversi. Interrogativi che per ora non hanno risposta, anche perché la situazione è fluida e in continua evoluzione. Senza dimenticare i tornei di Madrid e Roma, ancora ufficialmente confermati a maggio, ma che senza il Roland Garros vedono scendere drasticamente le probabilità di una riuscita del torneo.
GLI EVENTI IN QUELLE DUE SETTIMANE – ATP: – Metz – St. Pietroburgo- Laver Cup – Chengdu – Sofia – Zhuhai – WTA – Guangzhou – Seoul – Tokyo – Wuhan –Â Tashkent
Here is the crowded part of the schedule which the French Open has just announced its insertion into. pic.twitter.com/i7cdPABa0d
— Ben Rothenberg (@BenRothenberg) March 17, 2020
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