[the_ad id=”10725″]
Il cielo di Parigi oggi concede finalmente una tregua, consentendo a Novak Djokovic e Roberto Bautista Agut di disputare il terzo e conclusivo atto del loro ottavo di finale, che qualifica, col punteggio finale di 3-6 6-4 6-1 7-5, il numero 1 del mondo per la decima volta ai quarti del Roland Garros, dove troverà Tomas Berdych che si è imposto per tre set a zero su David Ferrer.
La tribolata giornata di ieri ci aveva mostrato un Nole dai due volti: il primo nervoso ed estremamente falloso, cedere il primo parziale per 6-3 in appena 35 a minuti al solito volenteroso Bautista, il secondo, forse non esaltante sotto il profilo del gioco, ma sereno e sorridente, prendere atto che la situazione meteo sarebbe comunque rimasta complicata, andarsi a prendere il secondo e buona metà del terzo set, dopo che un bello scroscio di pioggia aveva imposto al match la prima pausa. Dopo l’ennesimo acquazzone che ieri aveva imposto la chiusura delle ostilità col tennista serbo in vantaggio per 4-1 al terzo, un Djokovic concentrato al punto giusto oggi si è subito portato a casa il terzo set piazzando due game di fila alla ripresa delle ostilità sul Philippe-Chatrier.
Bautista affronta il quarto parziale con il piglio di ieri mattina deciso a trascinare il match al set decisivo: i primi 5 game seguono tutti il servizio, poi il tennista di Castellón de la Plana, complice qualche gratuito di troppo di Djokovic, piazza il break e allunga sul 4-2. Al momento di piazzare l’allungo decisivo però il servizio smette di sostenere Bautista, che cede campo alla pressione di Nole, affossando a rete due rovesci lungolinea che gli costano l’immediato controbreak. A questo punto il tennista di Belgrado non si volta più indietro, deciso a chiudere rapidamente la partita: oltre a comandare lo scambio grazie ai colpi di inizio gioco, Djokovic piazza una serie importante di palle corte di rovescio che costringono Bautista a grandi e spesso inutili rincorse. Sul 5-5 arriva il break decisivo che consente al serbo di chiudere sul 7-5 e portarsi a casa l’incontro.