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Andy Murray raggiunge Stan Wawrinka in semifinale. Lo scozzese, numero 2 del mondo, rincorre per oltre due ore Richard Gasquet, ma dopo aver conquistato il tie-break del secondo set, sbrana letteralmente i resti del francese. La partita si conclude 5-7, 7-6 (3), 6-0, 6-2.
L’undicesimo confronto tra Andy Murray e Richard Gasquet coincide con il primo quarto di finale raggiunto dal francese al Roland Garros. Delle loro dieci precedenti sfide (7-3 per Murray), quattro si sono svolte in un torneo del Grande Slam. Due proprio a Parigi, le altre due a Wimbledon. Murray è sempre uscito vincitore, ma nelle prime due occasioni ha dovuto rimontare due set di svantaggio (ottavi Wimbledon 2008 e primo turno Roland Garros 2010). Solo un set perso negli altri due confronti (3-1 Wimbledon 2011, 3-0 French Open 2012).
A inizio partita lo scozzese attua alla perfezione il suo piano tattico. Accetta lo scambio sulla diagonale del rovescio, ma alza la traiettoria per allontanare dal campo il francese, già di par suo assiduo frequentatore della “zona teloni pubblicitari”, per poi punirlo spesso con palle corte vincenti. In 10 minuti il numero 2 del mondo conduce 3-0. Ma al momento di chiudere sul 5-3, commette due gravi errori che consegnano all’avversario la palla per rientrare nel set. Svanita la prima, Gasquet riesce a recuperare il break alla seconda opportunità, grazie a un terzo gratuito di Murray. Lo scozzese smarrisce completamente l’orientamento. Cede un’altra volta la battuta sul 5 pari, con due errori non forzati e un doppio fallo finale. Gasquet ha l’occasione di conquistare un set che sembrava perso. Chiude al quarto set point, in un game lottato nel quale salva tre pericolose palle per il tie break.
La partita non ha un chiaro filo logico. A inizio secondo set si sprecano le opportunità di break, ma il punteggio rimane “on serve” fino al 3-2 Murray. Lo scozzese insiste con una costante ricerca della palla corta, a volte immotivata. Gasquet spesso la legge in anticipo, ma fatica a chiudere il punto, dando vita a spettacolari scambi a tutto campo che entusiasmano gli spettatori. Come nel primo set, è il numero 2 del mondo il primo ad allungare. Sale 5-2, ma ancora una volta viene brekkato sul 5-3 quando serve per chiudere il set. Si giunge così a un tie-break cruciale. Murray commette un sanguinoso doppio fallo che porta il francese a condurre 3-1, ma riequilibra il punteggio sul 3 pari e sorpassa sul 4-3. Gasquet non conquista più un punto, Murray si aggiudica il tie-break 7 punti a 3. Dopo due ore e 20 siamo un set pari.
Gasquet accusa il colpo. Nel terzo set lo scozzese si porta rapidamente avanti di due break, e sul 4-0 conquista anche il quinto gioco e così il terzo break di fila. Il francese sembra a corto di energie, l’ultimo game scorre in un attimo. Murray vince il set 6-0 in mezz’ora, e sembra ormai controllare agevolmente il match.
Il talento transalpino, numero 12 del mondo, interrompe l’emorragia nel primo game del quarto set. Ma dall’1-0 in suo favore, cede altri cinque game consecutivi, trascinandosi a fatica su uno Chatrier che da tempo ha smesso di credere nell’impresa. Murray chiude il set e il match al servizio, sul 6-2, conquistando la terza semifinale consecutiva a Parigi, la quarta in totale.