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Andy Murray batte il campione uscente Stan Wawrinka nella semifinale più attesa della giornata al Roland Garros. Allo scozzese sono bastate poco più di due ore e mezza per infliggere allo svizzero un netto 6-4 6-2 4-6 6-2 e per raggiungere in finale il numero uno al mondo, Novak Djokovic, che ha inflitto una importante lezione in tre atti al giovanissimo Dominic Thiem.
Il match era attesissimo e i due contendenti si giocavano una fetta fondamentale della loro stagione. Lo svizzero, autore fin qui di una buona difesa del titolo, ambiva a centrare la seconda finale consecutiva mentre lo scozzese puntava a ottenere il primo pass per l’atto conclusivo del torneo, dopo le tre semifinali già perdute in passato. Teatro dell’incontro il campo centrale Philippe Chatrier, anche oggi flagellato da condizioni climatiche pseudo invernali. Tuttavia, al contrario di ieri, la cornice di pubblico è stata quasi degna di una semifinale slam, sebbene non ci sia stato il sold out.
Pronti, via e Wawrinka parte subito forte, tiene a zero il primo turno di battuta e costringe Murray agli straordinari per non essere costretto a cedere immediatamente il servizio. Lo scozzese esce vittorioso dal game fiume e cinicamente strappa la battuta all’avversario nel game successivo. Nel set d’apertura è il campione uscente a fare la partita sia nel bene (tanti vincenti), che nel male, con molti gratuiti dettati soprattutto dalla frenesia e dalla troppa precipitazione, oltre che dalle palle insidiose provenienti dall’altra metà del campo. Nel decimo gioco, Murray con tempra scozzese annulla la palla break che avrebbe consentito all’avversario di rientrare nel set e chiude 6-4.
Nel secondo set, la prestazione offerta da Stan the man è stata decisamente sottotono. Forse vittima di un calo nervoso, lo svizzero cede per due volte consecutive la battuta e si rende protagonista di alcuni turni di risposta davvero osceni. Il tennista di Dunblane passa alla cassa a riscuotere: ottiene un comodo 6-2 e si porta avanti due set a zero.
Nella terza frazione, Stanimal oramai con le spalle al muro, ha un impeto di orgoglio che lo riporta a fare pressocché partita pari nel set. Decisamente più tonico al servizio, sebbene lontano dalle sue velocità migliori, Wawrinka tiene sempre la battuta e porta Andy Murray a servire per restare nel set e lì lo azzanna, sfruttando l’unica occasione dell’intero set. Questo set poteva rappresentare il cosiddetto momento sliding door, con Wawrinka capace di ribaltare completamente il match come fatto più volte in carriera.
In avvio di quarta frazione, si comprende subito che nella giornata odierna non sarà così. Wawrinka torna nella versione involuta del secondo set e la “porta girevole” se la prende in pieno volto sin dal primo game, nel quale perde la battuta. L’andamento è identico a quello del secondo set, così come il punteggio: 6-2. Andy Murray, domenica affronterà Novak Djokovic in una finale stellare fra i due dominatori della stagione 2016.