Sara Errani - Foto Ray Giubilo
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Dopo l’eliminazione di Francesca Schiavone, l’unica italiana rimasta in gara a Parigi, è Sara Errani. La trentenne romagnola, attualmente n.91 del ranking, dopo aver agevolmente superato le qualifiche incontra al primo turno del Roland Garros 2017 la giapponese Misaki Doi, n.58 Wta, reduce la settimana scorsa di un ritiro durante i quarti di finali del torneo di Norimberga, per un problema ai muscoli addominali. L’unico precedente, giocato sul cemento di Beijing nel 2013, è a favore dell’italiana.
LA CRONACA:
Inizia a servire Errani e, subito dai primi scambi, si evince la maggiore potenza dei colpi da fondo campo della mancina giapponese, che tuttavia non sfrutta 4 palle break nel primo gioco e subisce il break nel game successivo, consentendo a Sara di passare in vantaggio per 2-0. Errani è brava a contenere le accelerazioni dell’avversaria, ma quando accorcia nello scambio è costantemente punita da vincenti sia di dritto che rovescio. Nel quarto gioco Doi sfrutta una palla break e riaggancia Sarita nel punteggio di 2-2.
Nei game successivi, nessuna delle giocatrici mantiene il proprio turno di battuta e dopo 56 minuti è il tie break a decidere le sorti del primo parziale. Errani parte bene e vince i primi quattro punti, ma la mancina di Yokohama ancora una volta recupera e si porta sul 4-4. L’italiana con orgoglio va ancora avanti nel punteggio e dopo non aver sfruttato 3 palle set, alla quarta occasione chiude con il punteggio di 9-7.
All’inizio del secondo set si attende una reazione di Doi, ma dopo i primi due game il linguaggio del corpo della giapponese inizia a mostrare segni di insofferenza a causa del riacutizzarsi dei problemi ai muscoli addominali. Inutile l’intervento del fisioterapista, il set scivola in fretta 6-1 a favore dell’italiana sotto gli occhi increduli dei tanti tifosi giapponesi presenti negli spalti.
Sara Errani, partita dopo partita, mostra segnali di miglioramento dopo un altalenante inizio di stagione. Ora al secondo turno incontrerà la vincente tra Brady-Mladenovic.
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