Capolavoro completato da Rafael Nadal. Lo spagnolo entra nella leggenda vincendo la tanto agognata Decima al Roland Garros 2017 al termine di un torneo perfetto, in cui ha lasciato le briciole a qualsiasi avversario incontrato. Non si è sottratto a questa dura legge Stan Wawrinka, demolito in finale per 6-2 6-3 6-1: il maiorchino conquista così il suo quindicesimo Slam e stacca Pete Sampras proseguendo la sua rincorsa a Federer (lontano tre lunghezze) e risale nel ranking sino al numero 2: da domani sarà infatti ufficialmente il primo inseguitore di Andy Murray.
L’iberico di Manacor arrivava all’evento con un record immacolato nelle finali dello Slam parigino, a caccia della sua decima finale vinta su dieci giocate. Anche Wawrinka nel suo piccolo aveva da confermare la sua ottima tradizione nelle finali dei Major, che fino ad oggi l’avevano visto prevalere in tutte e tre le occasioni.
Nel catino del Philippe Chatrier, col termometro che sfiorava i 30 gradi all’ombra, i due contendenti cominciavano l’atto finale del secondo Slam stagionale prevedibilmente contratti, con il mancino spagnolo che metteva in campo poche prime di servizio ed era il primo a concedere palle break. D’altro canto anche Wawrinka era molto falloso con il dritto, cui chiedeva sin da subito tanto ma con poco successo. Il ginevrino doveva già al quarto game salvare tre palle break, ma era solo questione di tempo dato che era al successivo turno di servizio che doveva nettamente capitolare. La profondità, la capacità di trovare angoli e di far giocare i colpi al proprio avversario altezza spalla di Nadal stavano già prendendo il sopravvento nonostante il perdurare di qualche problema con la prima di servizio. Tempo niente ed il mancino, breakkando nuovamente l’avversario, chiudeva agevolmente in 42 minuti 6-2 in proprio favore il primo parziale.
L’inizio del secondo set era uno dei momenti più alti della già straordinaria stagione dello spagnolo, che capendo l’importanza del momento, era bravo a spingere ulteriormente sull’acceleratore entrando ancor di più dentro il campo e di fatto togliendo il respiro ad un già boccheggiante Wawrinka. Era quindi subito break al secondo game, fardello che lo svizzero si porterà fino alla fine del set, perso 6-3 con tanta frustrazione ma tutto sommato senza particolari recriminazioni. Il “vizietto” dell’elvetico di dare del tu ai teloni di fondocampo è stato una manna dal cielo per il ritrovato Nadal di questo 2017, che trovava ampie praterie per impostare il suo gioco fatto di ricerca degli angoli per poi verticalizzare con il campo ormai aperto.
La musica non cambiava affatto con l’avvio del terzo set, tant’è che Rafa metteva subito le cose in chiaro togliendo il servizio a Wawrinka già nel primo game. È qui che lo svizzero provava per la prima volta nel match a ribellarsi a un andazzo così negativo per lui, riusciva a mettere più i piedi dentro il campo così da costruirsi qualche punto poi concluso a rete, ma se prima Nadal era bravo a salvare una palla break lo stesso riusciva nuovamente a breakkare l’avversario nel quinto game del set, probabilmente il più bello dell’intera partita, conclusosi però con l’ennesimo regalo di dritto di Wawrinka, sicuramente il colpo che è maggiormente mancato quest’oggi allo svizzero.
L’epilogo era quindi imminente, con Nadal che sul 5-1in proprio favore toglieva ulteriormente il servizio al proprio avversario e chiudeva disteso sulla terra l’ennesimo trionfo sul Philippe Chatrier, come nella sua migliore tradizione. Il 31nne di Manacor da domani tornerà ad essere numero 2 del mondo ma col chiaro e fattibile obiettivo di tornare ad essere il leader del ranking mondiale.