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“Si dovrebbero giocare Cincinnati e Us Open a New York: sarà una situazione molto strada e inedita. Innanzitutto perché si giocherà senza pubblico, seconda cosa per tutti i team che vanno a New York perché ci potrà andare solo una persona con il giocatore e la terza cosa è che non si potrà entrare a Manatthan. Una situazione stranissima, non è mai successa una roba di questo genere”. Queste le parole di Riccardo Piatti sulla possibile ripartenza della stagione tennistica, attualmente ferma sino al 31 luglio per via della pandemia. Nella giornata di domani l‘Atp avrà una videoconferenza con tutti i giocatori per poi prendere una decisione ufficiale il 15 giugno, al momento l’ipotesi più accreditata è quella di riprendere dopo metà agosto direttamente a New York per giocare il torneo di Cincinnati e a seguire gli Us Open. “Poi dovrebbe esserci una stagione sulla terra rossa: se si disputano gli Us Open, da quello che so io, si dovrebbero giocare Roma e Roland Garros senza Madrid – ha aggiunto l’allenatore di Jannik Sinner ai microfoni di Sky Sport 24 – Se non si gioca in America, invece, ci sarà anche Madrid. Il problema è che tutti questi giocatori vengono da un lungo periodo di preparazione e poi hanno tanti impegni in poche settimane. bisognerà stare molto attenti agli infortuni”.
Ma Sinner scalpita: “Per Jannik va benissimo andare a New York perché è giovane, deve crescere e più partite gioca e meglio è. Lui è stramotivato: si è allenato con Tsitsipas, questa settimana gioca con Wawrinka e Goffin. L’idea adesso è di portarlo da Carlos Moya per farlo allenare con Nadal”, ha concluso Piatti.
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