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Nell’ultima e decisiva giornata di qualificazioni dello Slam australiano arriva una doppia gioia per i colori azzurri: sia Thomas Fabbiano che Luca Vanni superano il terzo turno e accedono al tabellone principale, raggiungendo Paolo Lorenzi, Fabio Fognini e Andreas Seppi.
Nel primo dei due match Thomas Fabbiano (n°124 atp) supera 6-4 7-6(4) Andre Ghem (n°218 atp) in un’ora e quarantasette minuti, regalandosi la quarta volta in carriera l’ebrezza del primo turno nel tabellone principale di un torneo dello Slam, la prima volta in assoluto in Australia (le altre tre occasioni sono state Us Open 2013 e 2016 e Roland Garros 2016). La partita odierna ha visto subito il ventisettenne pugliese comandare il gioco e far muovere il “lungo” brasiliano da una parte all’altra del campo, grazie a un gioco preciso e propositivo. Dopo essere stato avanti 5-2 e aver sprecato due set point sul 5-3 il giocatore di Grottaglie è stato rimontato fino al 5-4, salvo poi chiudere i conti nel primo parziale con uno dei tre ace di tutto l’incontro. Nel secondo set sono numerosi i break da ambo le parti (sette in tutto il match), forse per il nervosismo, ma la partita resta comunque in equilibrio fino al tie-break quando poi ancora una volta la prima di Fabbiano (76% punti convertiti) fa la differenza. Il pugliese al primo turno se la vedrà con lo statunitense Donald Young.
Avanti col brivido anche Luca Vanni (n°157 atp) che dopo aver perso il primo set recupera sul ventiseienne ceco Jan Satral (n°161 atp) e si impone 4-6 6-4 6-4 in due ore e ventisei minuti. Partita giocata interamente da fondocampo dai due avversari che hanno scelto di non optare per la via della rete (nemmeno un punto fatto nei pressi del “net” da entrambi). Nel primo set Satral è bravo a sfruttare uno dei due break point concessi dal trentunenne di Castel del Piano e chiudere quindi la prima frazione in vantaggio. Vanni nel secondo e terzo set ritrova maggiore solidità e inizia a far sentire maggiormente la pesantezza dei suoi colpi, mettendo a referto tra l’altro la bellezza di 11 ace in tutto il match. Buona prestazione al servizio per l’italiano che ottiene il 72% di punti dalla prima e ben il 66% dalla seconda. Unica nota negativa per il toscano è la scarsa quantità di palle break convertite, appena il 13% (2 su 16 totali). Anche per Luca Vanni sarà quindi il debutto nel main draw dello Slam australiano, in assoluto la sua terza apparizione in un major dopo Roland Garros e Wimbledon 2015. Luca è stato sorteggiato contro la testa di serie numero dieci, il ceco Tomas Berdych.
In generale quelle del 2017 sono qualificazioni che sorridono alla “next gen”, ben sette giocatori tra i sedici che accederanno al tabellone principale sono infatti “under 21”: Francis Tiafoe, Reilly Opelka, Ernesto Escobedo e Noah Rubin (insieme al poco più grande Bjorn Fratangelo) hanno l’onere di portare avanti il nome del tennis a stelle e strisce. Avanti anche il talento folle del giovane russo Andrey Rublev e la sorpresa australiana Blake Mott (n°286 atp), oltre ad Alexander Bublik, vincitore in tre set su un altro giovanissimo, il coreano Duckhee Lee.
“Fuori dal coro” il sempreverde Radek Stepanek, che all’età di trentotto anni accede per la cinquantacinquesima volta in uno Slam, lui che è diventato professionista proprio nel 1996, quando alcuni tra i nomi citati poco fa non erano nemmeno venuti alla luce.
(31)T.Fabbiano b. A.Ghem 6-4 7-6(4)
L.Vanni b. J.Satral 4-6 6-4 6-4