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Il circuito Wta regala ogni anno parecchie sorprese, che scardinano puntualmente le certezze generatesi l’annata precedente, o perlomeno è così dal 2017, anno del graduale e comprensibile calo di Serena Williams, per anni dominatrice. Molte giovani atlete hanno performato in maniera eccellente nel 2019, tanto da suscitare una trepidante attesa in vista del nuovo decennio, mentre altre sono al punto di sbocciare. Di seguito le migliori promesse per il 2020.
Dayana Yastremska
Fra le giovanissime spicca di certo l’ucraina, già subentrata a pieno regime nel circuito femminile. Ciò che distingue Yastremska dalle altre giocatrici è l’incredibile tenacia che possiede, la quale le permette di avere la meglio anche in scambi lunghi e martorianti, che la vedrebbero di norma sfavorita dalla possente stazza. I due titoli Wta del 2019 non fanno altro che confermare l’eccellente rendimento della classe ’00, che usufruirà dei suoi colpi piatti devastanti anche per far qualcosa di importante nel 2020, magari sorprendendo in una prova Slam.
Cori Gauff
La statunitense del 2004 ha sorpreso tutti, palesandosi come predestinata e naturale erede della regina Serena Williams, anche per caratteristiche. La velocità di palla è il suo punto forte, con la quale riesce a scardinare gli apparati difensivi di qualsiasi giocatrici le si presenti: vincente dopo vincente ha costruito la sua armatura di consapevolezza. Il 2020 sarà un anno determinante per lei, in previsione di un futuro prossimo più che roseo.
Elisabetta Cocciaretto
La regina azzurra degli Itf di fine 2019 ha dimostrato di poter contendere la scena ai migliori prospetti presenti nel circuito maggior, seppur con un percorso di crescita graduale. La classifica sorride all’atleta classe ’01, che ha trovato pian piano fiducia nei propri mezzi, mettendo in scena una tattica di gioco efficace ed ordinata, che le permette di avere varie armi per offendere nelle più disparate situazioni di gioco. L’inizio del nuovo decennio mostrerà di che pasta sia fatta realmente Cocciaretto, che con tre titoli da settembre a novembre ha dato un forte segnale: un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova.
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Sofia Kenin
L’americana è fra le più mature delle giovanissime e ha già ampiamente dimostrato di poter meritare un posto nell’Olimpo del tennis femminile, perlomeno in ottica futura. La giocatrice classe ’98 ha una completezza di colpi invidiabile e ha palesato di poter essere una minaccia per qualsiasi avversaria. Il 2020 potrebbe proprio essere l’anno del definitivo exploit di Kenin, magari il pubblico di casa potrebbe darle una considerevole spinta nello Slam di fine stagione.
Marketa Vondrousova – Karolina Muchova
La Repubblica Ceca è stata una vera e propria fucina di talenti nell’ultimo decennio, con il succedersi di giocatrici dal grande impatto tecnico-tattico, che hanno stravolto la concezione di tennis femminile. I talenti cechi sono tutti differenti fra di loro e rappresentano filosofie di gioco completamente differenti: un esempio a tal proposito è la contrapposizione iconica fra Barbora Strycova e Karolina Pliskova, fra le altre. Vondrouosova e Muchova sono destinate a continuare quanto di buono mostrato dalle loro connazionali, avendo dimostrato di essere due talenti limpidissimi e di sicuro affidamento. La prima citata è una classe ’99 mancina, che fa dell’estro il fulcro del suo meraviglioso mondo chiamato tennis. Vondruosova disegna gioco a tutte le latitudini, alternando colpi violentissimi a dolcissime palle corte che “muoiono” dopo appena un piccolo rimbalzo. La seconda citata, invece, Muchova, è una classe ’96 solida, centrata, concreta, astuta: il prototipo perfetto della giocatrice moderna. Entrambe meritano di essere considerate come probabili sorprese per il 2020 che verrà, hanno dalla loro capacità meravigliose.
Amanda Anisimova
L’americana Anisimova rispecchia esattamente l’evoluzione della tennista degli anni 2010, esprimendo la propria essenza sportiva in un mix di potenza pura e controllo, che fanno di lei, già da adesso, una delle atlete più difficili da affrontare in una sfida 2/3. La sua straordinaria foga agonistica fa il resto, proiettandola di diritto fra le future dominatrici del circuito in rosa, considerando che da ormai tre anni nessuna è riuscita concretamente ad imporsi con costanza. Il 2020 potrà essere l’annata della tennista classe ‘01, a dimostrarlo sarà lei stessa con tutta probabilità.
Anna Blinkova
La tennista russa del 1998 è rimasta un po’ nell’ombra di alcune sue colleghe più appariscenti, una su tutte Bianca Andreescu, che non hanno permesso che lei spiccasse mediaticamente come meriterebbe. Blinkova possiede dei colpi da fondo letali, difficilmente contenibili da parte di qualsivoglia tipologia di giocatrice, che le permettono di ottenere parecchi punti appena dopo la prima di servizio. La sua agilità in fase difensiva fa di lei una giocatrice completa, ed il solo titolo Wta di New Heaven del 2019 le sta decisamente stretto per ciò che può e deve fare. Il 2020 potrebbe essere la svolta della sua carriera, nel segno dell’applicazione, che paga sempre e comunque.
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