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Quando nel 2003, a soli 12 anni, gli diagnosticarono la mielite trasversa, Gordon Reid non sapeva ancora che il tennis gli avrebbe salvato la vita. Classe 1991, il britannico è il nuovo numero uno della disciplina paralimpica, 13 anni dopo quella notizia che gli ha stravolto l’esistenza. Nella semifinale dei NEC Masters, Reid ha battuto il francese Stephane Houdet con un 6-2 6-1, raggiungendo così la prima posizione nel ranking.
G Reid beats S Houdet 6-2 6-1 to reach final and become world no1 #NECMasters @bbcredbutton https://t.co/zRJvkcZdij https://t.co/ufMmSfJn81
— BBC Sport (@BBCSport) 3 dicembre 2016
Un altro tassello nella splendida carriera di questo atleta, capace di vincere nel 2016 la medaglia d’oro ai Giochi paralimpici di Rio nel singolare, l’argento nel doppio (insieme all’amico-rivale Alfie Hewitt), l’Australian Open e il torneo di Wimbledon. Una vera e propria svolta epocale nella storia del wheelchair tennis (il tennis in carrozzella): il francese Houdet, infatti, 46 anni, è una sorta di leggenda di questo sport, poiché ha dominato la scena internazionale da anni e oggi si è dovuto inchinare al giovanissimo avversario. Un passaggio di consegne in grande stile.
Una passione sfrenata per Roger Federer (seguito sin dalle sue prime vittorie) e un grande senso di responsabilità nei confronti della sua missione nell’ambito dello sport paralimpico. Reid è destinato a sedere sul trono più alto del wheelchair tennis per molto tempo: “Non ho mai rinunciato a fare sport – ha dichiarato recentemente – e non volevo permettere alla mia carrozzina di ostacolare la mia crescita. Non è stato facile all’inizio, quando ho smesso di giocare a tennis con i normodotati. Ma ora voglio solo essere l’esempio migliore per i ragazzi e le ragazze che vivono nella mia stessa situazione”.
Vederlo muoversi sul terreno di gioco dei Masters è un vero e proprio spettacolo e il match contro l’ex numero uno francese non è mai stato in discussione. Domani, nella finale del torneo dovrà vedersela con lo statunitense David Wagner che ha battuto il coreano Kyu-Seung Kim. Per aggiungere la ciliegina sulla torta a un’annata straordinaria.