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“Non se ne può più. È diventata una storia un po’ surreale. Djokovic arriva in Australia, dove non si può entrare senza vaccino, ma lui va lo stesso perché ha detto ‘tanto alla fine mi faranno giocare’. Supportato secondo me dalla federazione australiana. La verità è che io non sopporto più questa storia”. Queste le parole di Adriano Panatta al ‘Mezzogiornale’ di Radio Capital in merito al caso Djokovic agli Australian Open. “Ci sono in tabellone 128 giocatori, 127 sono vaccinati e uno no, vi sembra normale? A me no. Le motivazioni che lui ha portato secondo me si sono rivelate abbastanza farlocche. Ha ammesso delle mancanze ma una su tutte è gravissima, il fatto che da positivo è andato in giro. In tutti i Paesi del mondo questo è un reato. Credo anche penale. Ci sono regolamenti chiari nel nostro sport. Non è un paragone con la pandemia ma se a Wimbledon arrivi con la maglietta a strisce colorate non ti fanno giocare. Sono le bugie che sono gravi. Ora mi domando una cosa: cosa accadrà nei prossimi tornei. Ad Indiana Wells o Miami ad esempio? Secondo me Djokovic ha pestato una merda”, ha concluso Panatta.
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