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Un’altra stagione si è conclusa. Una delle più imprevedibili e belle degli ultimi anni, in cui la vittoria di 4 giocatrici differenti degli Slam n’è stata la conferma: il 2018 è stato quello della conferma della dominatrice Simona Halep, dei graditi ritorni al successo di Angie Kerber e Caroline Wozniacki, ma anche aver tracciato il futuro con Naomi Osaka e Aryna Sabalenka. Con la fine dell’annata decretata da qualche settimana, ora, è tempo di pagelle.
LA TOP 10
SIMONA HALEP 9
Probabilmente il forfait di fine stagione ha un po’ ridimensionato la grande annata di Simona Halep, che ha conquistato definitivamente la vetta della classifica, con un buon margine anche per inizio 2019. Il 2018 l’ha vista essere protagonista sia per il numero 1 che per finali conquistate: ben 6, più di chiunque altro, con il bilancio di tre vittorie e tre sconfitte. Finalmente, dopo due finali Slam perse, una ad inizio anno a Melbourne, ha vinto il primo Major al Roland Garros dove le era sfuggito l’anno prima contro Jelena Ostapenko (voto 5 al suo 2018). La rumena ha ottenuto la sua rivincita, vincendo anche a Shenzhen e Montreal: confermarsi, con tale concorrenza, sarà la vera impresa.
ANGELIQUE KERBER 8.5
Che dire: la tedesca quest’anno ha sorpreso tutti. Dopo il 2016 ricco di successi, dagli AO all’argento olimpico, sembrava sazia. E invece: vinto il torneo di Sydney a gennaio, poi si è un po’ persa ma con la solita costanza che da sempre contraddistingue la tennista di Brema, è risalita. Con un grande stagione sul rosso, coronato con i quarti del Roland Garros, confermando il miglior piazzamento in carriera, ha vissuto in quel di luglio altre due settimane da sogno. A Wimbledon, a due anni di distanza, ha ottenuto la sua rivincita: il meraviglioso ritorno di Serena Williams viene oscurato dalla brillante prestazione di Kerber, che ottiene il terzo Slam in carriera e riconquista il podio. Giunta scarica alle Finals di Singapore, grazie all’uscita prematura di Wozniacki, conclude seconda in classifica: il 2019 coinciderà con l’ultimo slot Major?
CAROLINE WOZNIACKI 8
La danese si conferma una piacevole protagonista del circuito femminile. Dopo la grande stagione 2017, anche il 2018 è stato positivo, con meno finali certo ma più cinismo: l’anno scorso furono 2 i successi, su 10 atti conclusivi, mentre in questa stagione 3 su 4. L’annata appena conclusa sarà per sempre quella della maturità della classe ‘90: vetta finalmente conquistata e una delle poche ad opporsi al dominio della Halep, in particolare ad inizio stagione, con la conquista del primo Major dell’Australian Open. Gennaio fu positivo, considerando la finale di Auckland, poi, un momento di appannamento, soprattutto negli Slam, ma grazie ai successi di Eastbourne e Pechino ogni ambizione è stata rilanciata: quanto fa male quella sconfitta con Svitolina al Masters conclusivo.
ELINA SVITOLINA 8.5
Che stagione di Svitolina! L’ucraina ha perso una posizione rispetto al 2017, certo, ma l’obiettivo era restare in vetta, e la bella tennista ci è riuscita rispetto all’altra sorpresa 2017 Jelena Ostapenko. La classe ‘94 sembrava potesse addirittura fare di più, considerando l’ottimo inizio DownUnder, tra il successo di Brisbane, i quarti di Melbourne e il trionfo a Dubai. Poi, un periodo di infortunio, ma Svitolina è centrata, e riesce a bissare il successo di Roma: nonostante la semifinale di Toronto, scende in classifica, quindi vive un periodo negativo. Ma è nel finale di stagione che si sbizzarrisce: diventa la prima ucraina a trionfare nelle Finals di Singapore, eguagliando Serena Williams e il suo en plein di vittorie. L’anno prossimo arriverà l’assalto a Slam e vetta?
NAOMI OSAKA 9
Il futuro è nelle sue mani, anche perché ormai non è più soltanto la sua somiglianza ad accomunarla con Serena Williams, ma anche i suoi successi. Il 2018 della giapponese ha entusiasmato gli appassionati di tennis, soprattutto dopo la qualificazione alle Finals, diventando la terza nipponica a riuscirci, dove però non ha ottenuto alcuna vittoria, giungendo scarica in quel di Singapore. La stagione da poco terminata l’ha vista protagonista già agli Australian Open, dove ha ottenuto il quarto turno, quindi, vinto il primo torneo Wta in carriera ad Indian Wells. Un torneo quasi perfetto, perdendo appena un set ma battendo, tra le altre, Maria Sharapova, Karolina Pliskova e Simona Halep. Quindi, il primo passaggio di consegne a Miami con Serena Williams: dopo un periodo un po’ buio, ecco il compiersi di uno storico successo a Flushing Meadows. L’unica a metterla in difficoltà nel suo percorso da rullo compressore è Aryna Sabalenka, grazie anche ad un tabellone semplice. In finale, eccola di nuovo opposta alla classe ’81: battuta 6-2 6-4 tra mille polemiche, conferma di essere la migliore di sempre in Giappone dopo la semifinale ’96 di Kimiko Date. La seconda finale di seguito persa in casa a Tokyo, le permettono di raggiungere la quarta posizione: a fine stagione, ne perde una. L’anno prossimo concederà il bis?
SLOANE STEPHENS 8.5
Altro giro, altra tennista che conferma di non essere stata un fuoco di paglia, anzi: per alcuni istanti, durante l’arco della stagione, in molti pensavano in una possibile nuova leader, invece ha terminato la sua corsa massimo al terzo posto. Ma nonostante ciò, quando si è trattato di concorre, ha sempre risposto presente, specie nei grandi tornei: infatti, il suo sesto in carriera, ed unico successo stagionale, è stato quello di Miami contro Jelena Ostapenko. La sua stagione prosegue in maniera positiva, ottenendo la top ten e la finale del Roland Garros, perdendo la prima, dopo 6 successi di fila, contro Simona Halep. La rumena la batte anche a Toronto, ma nonostante ciò, diventa la prima dopo la Davenport ad entrare tra le prime 5 in classifica. Un periodo poco positivo non le permette di dare continuità ai propri risultati, prima del gran finale: a Singapore domina il girone ma nell’atto conclusivo, Svitolina la batte in rimonta, così termina al sesto posto.
PETRA KVITOVA 7.5
Tra i successi più dolci e meritati però, ci sono quelli della ceca, tornata in top 10 dopo due anni, dai tempi dell’aggressione in casa. Come sempre, Kvitova, giunta ai quarti di finale, non sbaglia, e anche nel corso del 2018 sono arrivati ben 6 successi, grazie alla sua determinazione, ottenendo il primato di trofei in questa stagione. La tennista ceca ha spianato il terreno con i successi di San Pietroburgo e Doha, quindi, ha trionfato in casa, a Praga, dove, dopo qualche mese, ha alzato per la sesta volta in carriera la Fed Cup. I successi di Madrid e Birmingham hanno riempito ancor di più il suo palmares: se dovesse ritrovare la giusta alchimia, l’anno prossimo potrebbe tornare tra le favorite anche negli Slam.
KAROLINA PLISKOVA 7
Come la sua connazionale, anche Pliskova compie una stagione con ottimi standard, tra successi e sconfitte. Giunta dal matrimonio, la seconda parte di stagione le ha permesso di raggiungere ottimi risultati, tra cui i primi quarti di finale in quel di Melbourne e il quarto turno di Wimbledon. Dopo le semifinali di Brisbane e i quarti del Sunshine Double, la classe ’92 riequilibra la stagione con la doppia cifra di trofei del circuito femminile a Stoccarda. Quindi, grazie a quelli di Tokyo e Tianjin, la ceca ottiene la terza qualificazione di fila per il Masters asiatico. A Singapore, la semifinale giunge in corner, proprio come la sofferta partecipazione: si conclude poi, con il terzo successo personale con la Repubblica Ceca.
KIKI BERTENS 7.5
Toh, che stagione di Kiki! Si parla di Bertens ovviamente e non del tormentone targato Drake “In My Feelings”. In particolare della grande stagione dell’olandese che finalmente, a 27 anni, ha ottenuto l’ingresso tra le prime 10 al mondo. L’inizio non è stato proprio incoraggiante, poi, nella parte centrale, tra Charleston e Madrid, è giunto il grande salto: dominato il torneo americano, in Spagna è arrivata la prima finale Premier, contro Kvitova. Ma il successo è solo rimandato: in quel di Cincinnati, l’olandese ottiene la rivincita sulla Halep, a cui annulla 1 match point, confermando l’ottimo momento battendo ben 4 top10. A Seoul riesce a vincere il settimo titolo del circuito femminile e a raggiungere la posizione numero 9: grazie a questo risultato e il forfait di Halep, si toglie la soddisfazione di volare a Singapore, dove si ferma in semifinale.
DARIA KASATKINA 7.5
Se la Osaka e la Sabalenka sono entrate con prepotenza nel circuito, in maniera più silenziosa ma importante ha fatto la stessa cosa la russa Daria Kasatkina. Ha vinto il secondo titolo in carriera appena un mese fa, in casa, a Mosca, ma la finale di Indian Wells è sicuramente il momento più alto della sua giovane carriera. Già, perché la tennista russa ha appena 21 anni, ma il suo ingresso in top 10 e aver battuto altrettanti pari classifica, lascia ben sperare per il suo futuro. A San Pietroburgo raggiunge la prima semifinale dell’anno e il suo ottimo inizio prosegue a Dubai, con Elina Svitolina: in Francia sorprende tutti con i quarti di finale e conclude l’anno da riserva a Singapore.
LA SORPRESA
ARYNA SABALENKA 8
Ma appunto, l’anno delle giovane speranze non finisce con la Kasatkina. Come già mostrato nel finale di 2017, con la finale di Fed Cup con la sua Bielorussia, Aryna Sabalenka è tra le migliori interpreti del circuito femminile. La classe ’98 quest’anno ha vissuto un’annata da sballo, soprattutto la seconda parte, a partire da aprile in poi: la finale di Lugano ha fatto da apripista ad una sorprendente cavalcata, che l’ha portata anche per la prima volta a disputare tutti e 4 i Major. Nel corso della stagione, la parte centrale è stata fondamentale, soprattutto considerando la finale di Eastbourne, che ha colto di sorpresa tutti gli esperti, soprattutto considerando le caratteristiche della bielorussa. Infatti, ad agosto, ottiene la semifinale di Cincinnati, che la consegna al prestigioso match con la Halep: statene certi, che, così come con la Osaka, anche in futuro ci saranno ulteriori confronti. Ma la terza finale stagionale, a New Haven, è quella buona: contro Carla Suarez Navarro, arriva il primo successo Wta, che le permette di entrare in top20. La doppietta arriva a Wuhan, tanto da rischiare anche il tris, sfiorato per poco a Tianjiin per stanchezza: la miglior tennista in termini di progresso, dopo aver partecipato al Masters secondario, decide di ricaricare la batterie in vista di un 2019 che sarà…da sballo!
IL RITORNO
SERENA WILLIAMS 8
Probabilmente il voto più difficile da assegnare: quello di Serena Williams, tornata un anno dopo aver dato alla luce la sua primogenita. La 23 volte campionessa Slam, anche dopo la maternità, è tornata più forte di prima, e complice due sorteggio benevoli, ha avuto ben due chance di sferrare l’attacco ai 24 Major di Margaret Smith Court . Dopo il ritorno al Sunshine Double, con il terzo turno di Indian Wells, il quarto turno del Roland Garros è stato un ottimo piazzamento, prima dell’infortunio, che l’ha portata a disputare solo altri 3 tornei. A Wimbledon il tabellone semplice l’agevola, rischiando solo con Camila Giorgi, prima di soccombere con Angie Kerber e la sua rivincita per 6-3 6-3: qualche settimana dopo, giunge la sconfitta più pesante di sempre contro Johanna Konta. L’incidente di percorso però le dà la marcia in più per il tosto torneo casalingo degli US Open, dove, dopo la trentesima semifinale, perde all’atto conclusivo con la Osaka dopo il penalty point contestato. Anche giocando solo 6 tornei, The Queen is back!