[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
La stagione sportiva degli italiani ci ha regalato un sogno dopo l’altro, come se non fossimo mai sazi di rincorrere trofei e prenderci soddisfazioni. In questo, il tennis non è stato certo da meno, visto che l’anno appena concluso porta Jannik Sinner e Matteo Berrettini fra i migliori 10 tennisti del mondo. È arrivato il momento di tracciare una linea e valutare le prestazioni dei migliori atleti Atp nostrani, prima di avviarci con fiducia verso una nuova emozionante stagione.
Matteo Berrettini 8
Nell’arco di quest’anno, Berrettini è finalmente riuscito ad illuminare anche gli occhi di coloro che non si erano ancora accorti delle sue capacità. Miglior piazzamento della sua carriera (posizione numero 7), una storica finale a Wimbledon dove per 2 set e mezzo ha tenuto testa al numero 1 del mondo Novak Djokovic, e tanti altri piccoli primati che continua ancora a scrivere vincendo partite nei Major. È davvero un peccato non aver concluso la stagione come si deve alle Nitto ATP Finals di Torino, dove avrebbe ancora una volta potuto dire la sua. 8.
Jannik Sinner 8
4 trofei in questa stagione per l’altoatesino, con l’attesissimo ingresso in top 10 ottenuto proprio all’ultimo respito. Sinner continua a stupire bruciando le tappe; talvolta la voglia nel migliorarsi lo porta, come è giusto che sia, a perdere partite sulla carta più semplici, ma non c’è nulla di male in questo. Le ultime due partite giocate alle Finals dimostrano ancora che il futuro del tennis internazionale gli appartiene. Bisognerà avere pazienza, soprattutto nei momenti più incerti, ma il ragazzo è destinato a salire ancora ed a regalare soddisfazioni. 8
[the_ad id=”668943″]
Lorenzo Sonego 7,5
La stagione di Lorenzo è da considerarsi sopra le aspettative. Il torinese ha preso ritmo dopo la vittoria al torneo di Cagliari, trovando poi agli Internazionali d’Italia la più bella soddisfazione della carriera ai danni di Dominic Thiem. Quei due incontri, giocati al Foro Italico prima contro l’austriaco e poi contro Djokovic, resteranno nella mente di molti per parecchio tempo. Dalla sconfitta rimediata da Roger Federer a Wimbledon, dopo una grande cavalcata fino agli ottavi di finale, c’è stato un netto calo; questo non gli ha permesso di mantenere il best ranking di 21 che aveva raggiunto ad ottobre. È evidente che il 26enne si esalta quando il pubblico è dalla sua; servirà però ancora un lavoro dal punto di vista tecnico per fare un altro passo in avanti. 7,5
Lorenzo Musetti 6,5
La stagione di Musetti è cominciata dai Challenger ed è proseguita fino agli ottavi di finale del Roland Garros, segno che i progressi sono netti. Purtroppo, la sensazione è che dopo il match da sogno contro il numero 1 del mondo qualcosa sia venuto a mancare sul piano mentale, tanto che anche il suo gioco a tratti brillante ne ha risentito. Le basi tecniche del toscano sono indiscutibili, ma andrà sicuramente affinato il ‘timing’ sulla palla per evitare di andare in affanno. Se otterrà questo sblocco tecnico e mentale, il futuro non potrà che essere roseo. 6,5
Fabio Fognini 5
La stagione di Fabio Fognini era iniziata abbastanza bene, con una finale all’ATP Cup ed un ottavo di finale agli Australian Open. Da lì in poi il ligure ha raggiunto soltanto i quarti di finale a Montecarlo, dove era campione in carica, prima di iniziare un inesorabile declino che lo ha portato a non superare più gli ottavi in nessuna competizione. Il rientro dall’infortunio che lo aveva costretto ai box già in parte dalla scorsa stagione, ha nettamente impattato anche quest’anno. La speranza è di ritrovarlo per un furbo colpo di coda nell’imminente 2022.
Menzione d’onore: Andreas Seppi
Ogni anno sembra poter essere l’ultimo, ma il 37enne di Bolzano proprio non si vuole arrendere allo scorrere del tempo. La sua dedizione a questo sport, con l’umiltà di ripartire addirittura dai Challenger nei momenti più difficili, va soltanto ammirata e tramandata alle nuove generazioni. Come se non bastasse, Andreas quest’anno vanta una vittoria con il numero 9 del mondo, Hubert Hurkacz, ottenuta sul cemento degli US Open. Una lezione da apprendere per tutti, che gli vale un tributo particolare per la passione che ancora mette giorno dopo giorno, nonostante abbia già ampiamente dimostrato di essere un tennista generoso.
[the_ad id=”676180″]