La stagione Wta 2021 è terminata e con lei anche i percorsi delle varie tenniste professioniste. Tra queste, vetrina particolarmente interessante inerente alle giocatrice italiane; tra picchi altissimi e prestazioni altalenanti, le azzurre del tennis hanno dimostrato di poter giocare un ruolo importante nell’economia del circuito. Non solo, dunque, la continuità delle giocatrici in top 10 e l’exploit della giovanissima Emma Raducanu, ma anche tante storie puramente nostrane. Dal definitivo exploit di Camila Giorgi, dopo alti e bassi nel corso degli anni, passando per l’emergere di Jasmine Paolini, sino alla sfortuna di Elisabetta Cocciaretto. Annata Wta ricca di colpi di scena ed eventi divertenti, conclusasi con un bilancio tutto sommato positivo per l’Italia; di seguito i nostri giudizi sulle principali protagoniste del movimento tennistico azzurro.
CAMILA GIORGI (34 WTA) – 8
Stagione della definitiva consacrazione per Giorgi, finalmente vittoriosa in un palcoscenico importante; gli appassionati di tennis italiani aspettavano da molto tempo una sua affermazione ad alti livelli, arrivata proprio durante la piena maturità. Inizio di 2021 ‘da Camila’, ma segnali incoraggianti sulla terra e soprattutto un rendimento sopra la media sull’erba, sua superficie preferita per caratteristiche.
Prima la semifinale a Eastbourne, collezionando gli scalpi di Ajla Tomljanovic, Karolina Pliskova e Aryna Sabalenka, arresasi solo per infortunio ad Anett Kontaveit; poi le buone prestazioni a Wimbledon, frenata soltanto dall’ottima e tatticamente ordinata Karolina Muchova. Buone performance e quarti di finale anche ai Giochi Olimpici, con ritorno in campo da sogno in Canada. Giorgi ha conquistato il Wta 1000 di Montreal, il sogno di una carriera intera, battendo giocatrici di alto livello e dimostrando al mondo di che pasta sia fatta. Chiusura di stagione senza particolari guizzi, con la semifinale a Tenerife a chiude il capitolo 2021, ma con nuove e straordinarie consapevolezze. Camila non conosce limiti. 8.
JASMINE PAOLINI (53 WTA) – 7.5
Annata memorabile anche per Paolini, gradualmente migliorata con il passare dei mesi e sempre più concreta. Partita dopo partita, risultato dopo risultato, toscana sempre più determinata e con un ottimo rendimento con il colpo d’inizio gioco. Servizio performante e dritto lampo, con progressi anche dalla parte del rovescio, ben dosato inoltre in fase difensiva. Primo titolo in carriera ottenuto in quel di Portoroz, sul cemento sloveno, superando in finale Alison Riske e palesando la sua grinta anche e soprattutto sul veloce. Considerando le qualità mostrate da Paolini, anche in grandi scenari come Indian Wells (terzo turno), Paolini può offrire grandi soddisfazioni a se stessa, al suo team e ai suoi tifosi anche sul cemento, quindi non solo su terra. 8.
MARTINA TREVISAN (112 WTA) – 5.5
Stagione tutto sommato al di sotto delle aspettative per Trevisan, sebbene abbia lottato duramente e sia rimasta ancorata alle prime 115 posizioni del ranking con costanza. Difficoltà nel circuito maggiore e spesso umilmente dedicatasi al circuito Itf, Trevisan ha regalato a se stessa una buona soddisfazione a Indian Wells, spingendosi sino al secondo turno dopo aver superato le qualificazioni e sconfitto Marie Bouzkova all’esordio in main draw. Resa sul rosso non esattamente come da possibilità intrinseche al suo tennis, ma atteggiamento giusto anche nei momenti grigi; il tutto sperando in un 2022 ricco di soddisfazioni. 5.5.
SARA ERRANI (120 WTA) – 6
Parlando di lottatrici, impossibile non menzionare l’infinita Errani, ancora stabilmente tra le prime 120 giocatrici del mondo. La fenomenale interprete del tennis femminile azzurro ha sorpreso in alcune occasioni, spingendosi ad esempio sino al terzo turno agli Australian Open e cedendo a Su-Wei Hsieh soltanto dopo tre set lottati. Partecipazione orgogliosa anche alle Olimpiadi di Tokyo e status nel circuito intatto dopo una conclusione di annata di buon livello, considerando anche i quarti di finale ad Amburgo, sconfitta dalla rientrante Dayana Yastremska. Persistono i problemi al servizio, ma Errani non ha alcuna intenzione di gettare la spugna. 6.
LUCIA BRONZETTI (148 WTA) – 7
Bronzetti lanciatasi a capofitto nel tennis che conta, ottima esponente del tennis italiano e sotto i riflettori in vari tornei. Primo vero risultato di rilievo a Losanna (terra rossa), torneo durante il quale l’azzurra ha raggiunto i quarti di finale dopo aver sconfitto un’ottima giocatrice come Anna Blinkova; Bronzetti ha ceduto il passo a Tamara Zidansek, semifinalista Slam sul rosso, dopo tre parziali duramente combattuti. Nuovamente bene a Palermo, sempre sulla terra, e Portoroz, cemento, con nuove sorprendenti prestazioni e quarti di finale raggiunti. Chiusura di saracinesca stagionale in calando, ma certa la sensazione che il gioco pragmatico di Bronzetti possa suscitare grandi emozioni. 7.
ELISABETTA COCCIARETTO (155 WTA) – 6
Stagione iniziata nel migliore dei modi per Cocciaretto, con qualificazioni superate agli Australian Open e secondo turno allo Yarra Valley Classic, sconfitta da Karolina Pliskova. Proseguimento da sogno con la straordinaria campagna messicana a Guadalajara, durante la quale Cocciaretto ha superato avversarie del calibro di Nadia Podoroska e Lauren Davis; sogno infranto soltanto in semifinale, ma speranze stagionali solide e ampiamente intatte. Proprio nel suo momento migliore, dopo le buone prestazioni a Miami e in Billie Jean King Cup (ex Fed Cup), fastidioso infortunio al ginocchio e stagione evidentemente limitata. Per ciò che ha mostrato pre-infortunio, annata assolutamente sufficiente, sebbene rimanga l’amaro in bocca per la seconda parte del 2021. 6.