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Tennis, Novak Djokovic: “Non sia una guerra tra i sessi. Serve meritocrazia”

Novak Djokovic - Australian Open 2015 - Foto Ray Giubilo

Torna sui suoi passi Novak Djokovic e cerca di meglio spiegare le sue dichiarazioni dopo la finale di Indian Wells vinta contro Milos Raonic, che a suo dire sono state interpretate in modo sbagliato. A seguito delle dichiarazioni sessiste di Raymond Moore, che l’hanno costretto a rassegnare le dimissioni dal ruolo di direttore del torneo di Indian Wells, Djokovic sembrava essere d’accordo sul fatto che gli uomini del tennis dovessero guadagnare più delle colleghe in gonnella.

Mi scuso con tutti coloro che hanno preso nel modo sbagliato le mie parole“, dice il numero 1 al mondo con un post su Facebook. “Mi è stato chiesto di commentare una polemica sessista non generata da me. L’euforia e l’adrenalina dopo la vittoria di domenica hanno prevalso e mi sono lasciato andare a commenti che non rappresentano appieno il mio punto di vista, che perciò vorrei chiarire. Come sapete, ho profondamente a cuore questo sport, il suo futuro e quello di tutti i tennisti. Noi tutti dobbiamo lottare per quello che meritiamo, ma questo non deve essere trasformato in una guerra tra sessi. Riguarda il modo in cui tutti i giocatori vengono premiati per il loro gioco e i loro sforzi. Il tennis è lo sport che amo e che mi ha dato l’opportunità di aiutare chi ha ancora davanti a sé una lunga strada per realizzare i propri sogni”.

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